HomeAttualità e CronacaGiardini: scuola dell'infanzia senza mensa, le famiglie protestano

Giardini: scuola dell’infanzia senza mensa, le famiglie protestano

GIARDINI NAXOS – La mancata attivazione della mensa nelle scuole a Giardini suscita le proteste delle famiglie, che lamentano disagi e sollecitano il Comune affinché la vicenda possa approdare in tempi brevi ad una svolta. La problematica è motivo di disagio, in particolare, per le famiglie alle quali viene dato modo di lasciare i bambini a scuola sino alle ore pomeridiane ma sin qui, per poter fare ciò, si trovano a dover cucinare e consegnare i pasti all’ingresso a scuola già la mattina entro le 9:00. 

“La situazione della mensa nelle scuole dell’infanzia di Giardini necessita di una soluzione urgente – spiegano alcune famiglie -. In tutto il comprensorio Giardini è l’unico posto in questo momento dove le mense per i bambini dai 3 ai 5/6 anni non sono ancora state attivate. Altrove, anche nelle località più vicine dell’hinterland, hanno avviato regolarmente le mense: a Giardini al momento no. Dovremo aspettare gennaio? Le esigenze della comunità sono vincolate ad un bilancio comunale che temiamo sia destinato, come negli anni scorsi, ad essere approvato alla fine 2022. È un grande disagio per moltissime famiglie, per questo chiediamo che l’Amministrazione affronti con immediatezza questa problematica che rappresenta certamente un vulnus nei servizi che vanno garantiti alla comunità locale e che sta creando pesanti difficoltà soprattutto perché, se vogliamo lasciare i nostri figli a scuola, ci troviamo a dover consegnare un pasto entro le 9 del mattino e non possiamo portare neanche un pasto caldo dopo. Quindi dobbiamo prepararlo o la mattina o la sera”. 

“La nostra non è una polemica – sottolineano le famiglie -, vogliamo legittimamente porre l’attenzione in termini costruttivi, collaborativi e risolutivi su una questione che probabilmente andava affrontata preventivamente, programmando il tutto per tempo ed in modo da non arrivare ad ottobre in questa situazione di impasse e di disagio collettivo. Adesso ci preoccupa lo stato delle cose ma anche la prospettiva che i tempi per l’auspicata attivazione del servizio appaiano incerti e probabilmente ancora lunghi, tenendo conto che ciò passa per l’espletamento di una procedura di gara”.

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