HomeAttualità e CronacaAcquedotto e Fognature: Taormina ha partecipato al bando CIS da 4,5 mld?

Acquedotto e Fognature: Taormina ha partecipato al bando CIS da 4,5 mld?

TAORMINA – Il 10 ottobre scorso è una di quelle date che – sperando vivamente di sbagliarci – rischia di sintetizzare in modo perfetto ed impietoso la fiera delle tante occasioni perdute dal Comune di Taormina.

La data in questione segnava il termine ultimo previsto da un bando – denominato “Cis Acqua Bene Comune” – dell’Agenzia per la Coesione Territoriale del Ministero per il Sud, l’ultimo giorno possibile per la presentazione della documentazione da parte dei Comuni per richiedere l’accesso alle risorse di questa misura inerenti interventi legati alla captazione e accumulo, potabilizzazione e distribuzione, fognature, depurazione e riutilizzo e restituzione all’ambiente della risorsa idrica e del monitoraggio dei corpi idrici.

Si trattava, insomma, di un bando da 4 miliardi e mezzo di Euro disponibili per poter rifare acquedotti e fognature. E c’è di più: il bando scadeva già a settembre ed era stato prorogato al 10 ottobre 2022 per consentire agli enti di avere maggiore tempo a disposizione per la presentazione delle proposte progettuali da candidare al CIS Acqua bene comune. Il termine ultimo inizialmente era fissato al 15 settembre 2022. Tale proroga si è resa necessaria – come evidenziava il Ministero – “per dare seguito alle richieste pervenute dalle regioni e da altri soggetti interessati”. “I soggetti interessati – aggiungeva il Ministero – potranno contare quindi su qualche settimana in più per predisporre le loro proposte”.

Per il settore fognature e depurazione erano disponibili 600 milioni di euro, dal Ministero per la Transizione Ecologica e dal Ministero per le Infrastrutture idriche e Mobilità sostenibili ben 2 miliardi.

Le condizioni dell’acquedotto e delle fognature di Taormina sono notoriamente disastrose, si tratta di impianti ormai fatiscenti ed obsoleti, che necessitano di interventi per svariati milioni di euro. Opere di riqualificazione della rete che dovrebbero essere pianificate e realizzate proprio attraverso le risorse di questi bandi.

Adesso c’è da capire se Taormina abbia partecipato e se, invece – come sembrerebbe – questa preziosa opportunità sia stata purtroppo sprecata.

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