TAORMINA – Un anno dopo Samuele Spina, Gerry Scotti ritrova sulla sua strada, a Canale 5, un altro grande talento di Taormina e stavolta tocca a Dario Panebianco. Nell’inverno passato era stato il 15enne Spina a sorprendere e appassionare tutti e ad arrivare poi in finale a Io Canto Generation: ora è il turno di un altro golden boy che a Tú sí que vales va alla conquista dell’Italia in musica e che si è presentato alla ribalta nazionale sabato scorso con una esibizione travolgente, che ha impressionato tutti.
Ci si aspettava un ragazzo che si lascia prendere dall’emozione. Niente di più sbagliato, e così Panebianco ha spiazzato la gente in sala e da casa, presentandosi con la personalità “sfacciata” di quelli che hanno del talento vero, un 17enne con la stoffa dei grandi. Chi non lo conosceva si attendeva un mandolinista del profondo Sud che avrebbe eseguito un repertorio “perimetrato” e di periferia, fatto per lo più di brani legati alle tradizioni, e invece Panebianco aveva ben altri programmi. Il giovane taorminese ha portato con grande abilità a Tú sí que vales il suo messaggio in musica: “Il mandolino non è uno strumento legato soltanto alle tradizioni popolari, è molto versatile e si adatta a tutto”.
Dario Panebianco è diventato il grande protagonista della serata, il mattatore della seconda puntata di Tu Si Que Vales. Si è preso la scena concentrato, sicuro e senza scomporsi e ci ha dato dentro divertendosi a spaziare con maestria dalla musica classica a Santana.
“Sei il Carlos Santana del mandolino, vederti passare da un brano classico a Santana è stato un colpo di scena notevole”. Così Gerry Scotti ha reso omaggio a Dario Panebianco mentre il pubblico lo applaudiva. Ed è un complimento condiviso da tutti. Standing ovation meritata e adesso l’assolo di questo ragazzo è un avviso ai naviganti: Dario Panebianco può vincere a Tú sí que vales ma soprattutto ha le carte in regola per inseguire il suo sogno e cominciare la lunga scalata al firmamento dei grandi.