La scelta della rinuncia del generale Luciano Garofano all’incarico di consulente di parte nel delitto di Garlasco trova d’accordo Carlo Taormina, avvocato ed ex membro della Camera dei deputati della Repubblica Italiana.
“Ho fatto un sms a Garofano, dicendogli che ha fatto molto bene e che ha recuperato la sua caratteristica, sino a quando non era diventato consulente di parte. Garofano è stato Comandante dei Ris – ha dichiarato Taormina nella puntata di “Incidente Probatorio”, su Cusumano -. Io sono il primo che ha trattato con lui e ci siamo scontrati, ci siamo denunciati ma ci siamo capiti. Lui nasce con la vicenda di Cogne, che ancora mi fa ricordare tante cose. Ma le posizioni che lui ha preso in questo processo io le ho viste sempre in maniera molto critica. Non puoi fare il Comandante dei Ris di Parma, e quindi il notaio, ma poi – per quanto non ci sia nulla di illecito – forse qualcosa di deontologico ci può essere e comunque non ci sono incompatibilità”.
“In questo modo Garofano ha recuperato la sua autonomia, la sua indipendenza e la sua autorevolezza. In questo contesto così caotico fa piacere che Garofano torni nella qualità per la quale tutti l’abbiamo conosciuto. Questa storia dell’essersi distaccato dalla situazione per incomprensioni o differenze di vedute rispetto ai difensori, io la vedo francamente più come un modo per trovare una via di uscita. Magari un malessere può esserci stato per questo motivo. Ma io credo che così non è”, prosegue Taormina sul passo indietro fatto da Garofano rispetto al ruolo di consulente di parte per Andrea Sempio.
Per l’avvocato Taormina “questa rinuncia rappresenta un vantaggio per l’inchiesta”.
