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G20 Spiagge: Taormina dal 3 al 5 maggio protagonista ad Arzachena

TAORMINA – La Città di Taormina sarà protagonista dal 3 al 5 maggio in Sardegna, ad Arzachena, al summit del G20 Spiagge. Si tratta di un appuntamento di particolare rilievo perché il confronto tra gli amministratori delle mete balneari italiane più rinomate avverrà in una fase in cui lo status di città balneare è sempre più vicino. Al meeting prenderanno parte il sindaco di Taormina, Mario Bolognari e l’assessore al Turismo, Nicola Salerno.

Salerno tratterà i temi dell’ambiente e overtourism, mentre il primo cittadino parlerà di sicurezza e mobilità. “Gli argomenti sono certamente di grande importanza strategica, oltre che di stretta attualità”, spiega l’assessore.

Proprio il manager sorrentino che sovrintende l’assessorato al Turismo a Taormina, di recente ha evidenziato a TaorminaNews24 l’esigenza di attuare misure efficaci in grado di affrontare la problematica dell’overtourism, che affligge anche la Perla dello Ionio.

“Queste sono giornate caratterizzate da numeri turistici estremamente straordinari – ha rimarcato Salerno a TN24 -. Quando vediamo le strade della nostra città già prese d’assalto come se fosse agosto, mese notoriamente super affollato, è nostro dovere incominciare seriamente, ad analizzare un fenomeno che affligge molte città italiane ossia “Overtourism”. Si parla di overtourism quando il sovraffollamento turistico di una destinazione impatta notevolmente la qualità della vita dei residenti e causa inquinamento e degrado ambientale. “Per contrastare questo fenomeno – ha spiegato Salerno – esiste soltanto un modo: il numero chiuso o comunque una prenotazione preventiva, nessuna discriminazione di un visitatore rispetto a un altro, ma una scelta obbligata per disciplinare i flussi turistici e migliorare l’esperienza di visita. A mio avviso, città a numero chiuso uguale turismo di qualità. Non è un paradosso, ma una questione di sopravvivenza per frenare l’eccesso di presenze turistiche rispetto alle effettive possibilità di accoglienza. Diverse città applicano già una tassa di soggiorno, d’ingresso o di sbarco per contingentare l’enorme afflusso di turisti. Le città con un flusso di turisti 20 volte superiore ai residenti potranno raddoppiare l’entità della tassa”.

Nel frattempo le 20 località principali del turismo di mare in Italia sono sempre più vicine all’obiettivo dichiarato di ottenere, con il conforto del governo sul piano normativo, il riconoscimento di “città balneari”. La prospettiva è stata confermata da Roberta Nesto, sindaca di Cavallino Treporti e coordinatrice nazionale del G20 Spiagge, in vista del prossimo summit in programma ad Arzachena dal 3 al 5 maggio.

“Siamo arrivati ad un punto decisivo della proposta di Status che stiamo seguendo da alcuni anni – spiega – Le interlocuzioni con la ministra Daniela Santanché e il suo staff stanno producendo una accelerazione alla proposta di legge. Un’intensa discussione ci sta portando a strutturare soluzioni veramente utili per tutti i nostri comuni, con particolare attenzione ai cittadini residenti e alla sostenibilità dell’offerta turistica”.

Potrebbe dunque arrivare a breve il riconoscimento per i comuni di Taormina, Alghero, Arzachena, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Cesenatico, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Viareggio, Vieste.

Questi comuni da soli attraggono 70 milioni di presenze turistiche, vale a dire il 17% delle presenze complessive di vacanzieri in Italia. Stando a quanto prevede Demoskopika, in questo 2023 le presenze turistiche nel Bel Paese dovrebbero aumentare del 12,2% rispetto all’anno passato, arrivando alla bella cifra di 442 milioni di pernottamenti. E una parte non certo trascurabile, il 17% per oltre 75 milioni, dovrebbe essere spalmata sulle 26 città del network G20 Spiagge, l’associazione tra le città del mare con oltre un milione di pernottamenti.

Lo Status di città balneare si articolerà in una serie di regole amministrative, consentite ai soli comuni rivieraschi che rispondano a criteri precisi in termini di presenze e percentuale di posti letto per abitante e che generano un tasso di pressione turistica rilevante.

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