TAORMINA – Si accende il clima della campagna elettorale a Taormina. Il sindaco Mario Bolognari respinge l’accusa di aver trascurato le frazioni e arriva la replica per le rime del suo sfidante, Cateno De Luca.
“L’accusa che mi è stata fatta – ha dichiarato Bolognari – è una di quelle accuse costruite a tavolino, uno decide prima a tavolino di colpire qualcuno, è il metodo Stalinista. Lo conosco bene. E’ una delle cose peggiori che esistono. Per distruggere l’avversario ci si inventa qualcosa e poi bisogna difendersi da un’accusa su una cosa che nessuno ha mai avuto intenzione di cose. Io avrei trascurato Trappitello e Mazzeo? Niente più falso”.
Non si è fatta attendere la risposta di De Luca, che avrà tra i candidati nelle sue liste per il Consiglio comunale anche Jenny Gullotta, già presidente del “Comitato Amici delle Contrade” ed impegnata in varie battaglie per Mastrissa. “Anche Jenny – afferma De Luca – sostiene che le frazioni in questi anni non sono state attenzionate dall’Amministrazione comunale. Quindi, per quanto riguarda la questione del non aver fatto nulla per le frazioni, è falso accusare di essere “stalinisti” – professore dixit – gli abitanti delle frazioni che si sentono abbandonati dal palazzo municipale”.
“Io quando ero sindaco a Messina ho girato le frazioni, lì si chiamano villaggi e sono ben 48, e non l’ho fatto soltanto in campagna elettorale. Andavo a verificare se i lavori programmati venivano fatti e davo un occhio costante al territorio. Ed è quello che farò anche qui a Taormina, come l’ho fatto anche Santa Teresa di Riva. Nelle nostre liste avremo una rappresentanza omogeneo di tutto il territorio, pari dignità per tutti i cittadini. Dobbiamo ripristinare la qualità dei servizi, partendo dall’ordinaria amministrazione. Non credevo che anche a Taormina avrei dovuto riprendere un ragionamento sotto il profilo dei servizi urbani. Bisogna riconquistare la normalità dei servizi essenziali, dal centro alle periferie. A Taormina è questa la prima scommessa che facciamo”.
