TAORMINA – Continua a far discutere la recente vicenda delle multe e del sequestro dei carri di Carnevale a Taormina. L’Amministrazione archivia la questione, a tenere aperto il caso è invece l’ex consigliere comunale ed ex carrista Manfredi Faraci.
“Ritengo che l’Amministrazione comunale – ha detto Faraci – debba fare un grande mea culpa sull’accaduto perché seppur vero che i carristi forse hanno commesso una leggerezza partendo senza scorta dei vigili dal parcheggio Lumbi, la responsabilità di tutta l’organizzazione è in capo al comune e quindi a tutte le forze di sicurezza compresa la macchina dell’associazione privata che ha scortato il primo carro, origine probabilmente dell’errore da parte dei carristi. Vi è stato un palese difetto di comunicazione. Gli assessori si sono fatti sentire solo con messaggi Whatsapp. Come ho detto anche a degli assessori in carica è necessario che nelle manifestazioni pubbliche si stia sempre sul campo e sul pezzo, come d’altronde ho fatto io in questi anni”.
“Credo che questo episodio non solo abbia fatto fare una figuraccia alla nostra città nel panorama siciliano e anche oltre ma è indubbio che ha creato ulteriore odio in città che per fortuna non è degenerato, domenica sera, in qualcosa di più grave. Grazie ai carristi e tutti i ragazzi che hanno collaborato per la riuscita di questo evento e per aver sopportato una serie di errori e decisioni discutibili fatte dall’Amministrazione. Volevano distinguersi dal passato, bene ci sono ampiamente riusciti”.
“Per il futuro – conclude Faraci – spero solo che alcuni assessori, specialmente quello al ramo, facciano un bagno di umiltà e che la comunità abbia ancora la voglia di spendersi per chi poi non li tutela. La cosa che più mi ha scioccato martedì sera in piazza duomo è stato l’atteggiamento davvero da “Ponzio Pilato” del nostro sindaco “fantasma”, che non solo era a festeggiare fino alle ore 19 il Carnevale a Santa Teresa ma che, arrivato in quella che dovrebbe essere la sua città, non ha avuto nemmeno l’obiettività di bacchettare i suoi assessori: salvo però fare battute prive di senso sull’operato del Comandante Lo Presti, che di certo, a parer mio poteva essere più morbido, ma che comunque ha agito secondo legge. Non basta certo la riduzione di una multa o la promessa di un pagamento della stessa o di un aiuto legale per il sequestro dei carri a cancellare un episodio davvero vergognoso che verrà ricordato nel tempo”.