MESSINA – Rebus ancora da sciogliere a Messina sulla candidatura a sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative. Il candidato di Cateno De Luca, Federico Basile, aspetta il suo rivale e da giorni si parla soprattutto della possibile discesa in campo del deputato Nino Germanà. Sul nome dell’ex forzista sta spingendo il suo attuale partito, la Lega.
Ma, al netto dei giri di giostra del Carroccio e dei mal di pancia di Fratelli d’Italia, il nome che sembra riscuotere maggiori consensi tra le fila della vasta coalizione che si va comporre nella Città dello Stretto, che dovrebbe mettere insieme 11 gruppi politici, è quello di Maurizio Croce. Ex assessore regionale ed attuale direttore della struttura commissariale sul Dissesto Idrogeologico in Sicilia, Croce è un tecnico che potrebbe incassare un gradimento trasversale, in grado da un lato di convincere i vari gruppi del centrodestra a compattarsi attorno a lui ma dall’altro sarebbe anche in grado di esercitare un appeal maggiore rispetto allo stesso Germanà – aspetto da non sottovalutare – nell’ottica del probabile ballottaggio che deciderà l’esito della tornata di voto in agenda in primavera. Lo scenario, a quel punto, chiamerebbe in gioco la necessità per il candidato del centrodestra di farsi votare da chi resterà fuori dalla seconda tornata di voto e Croce sarebbe un nome più “digeribile” nell’area di centrosinistra.
Tecnico e figura pragmatica, uomo di poche parole che ha dato prova di avere le spalle larghe e di saper affrontare con autorevolezza le emergenze, Croce si è ben comportato sin qui alla direzione della struttura commissariale per il Dissesto Idrogeologico, facendo un lavoro importante e incessante su tanti fronti. Non a caso il suo operato è stato apprezzato da più parti e nei salotti della politica gode di un’altra considerazione. I tempi per scelta si fanno stretti e il nome di Maurizio Croce sembra più di una semplice ipotesi. E’ il jolly di sicuro profilo che può rappresentare un valore aggiunto per il centrodestra e può accendere la sfida per la prima poltrona di Palazzo Zanca.
