TAORMINA – Lvmh guarda con grande fiducia alla stagione 2024 e la crescita di alcuni dei suoi gioielli è talmente esponenziale che, paradossalmente, proprio la multinazionale francese rimarca la difficoltà oggettiva di un’ulteriore crescita, perchè i livelli raggiunti sono già altissimi. E’ il caso, in particolare, di Dior, uno dei brand di punta della galassia del lusso firmata LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton.
La crescita di Dior è stata sin qui talmente forte che lo stesso Jean-Jacques Guiony, direttore finanziario di LVMH, ha fatto sapere che è bene attendersi che Dior non continui a crescere del 30% annuo. Si va verso una “normalizzazione” dopo il rilancio delle tre stagioni che hanno fatto seguito nel mondo all’emergenza pandemica. Numeri strepitosi e non semplici da replicare. “Ad un certo punto la crescita deve normalizzarsi, non possiamo crescere del 30% per annata all’infinito, l’attività deve consolidarsi” – ha specificato il manager della società guidata da Bernard Arnault. A capo di Dior, ricordiamo, invece, nello specifico c’è la figlia del magnate, Delphine Arnault, ora presidente e amministratore delegato di Dior.
Bernard Arnault ha già rimarcato che una crescita dell’8-10% al massimo viene considerata in casa Lvmh “perfettamente sufficiente” e viene persino auspicato come parametro ideale “per la desiderabilità del marchio”. Guiony, a sua volta, ha spiegato che la percentuale storica di crescita organica del gruppo negli ultimi 30 anni è stata pari al 9,1%.
Sul fronte Dior, in Italia, uno degli investimenti più riusciti, una scommessa sin qui vinta con risultati di assoluto rilievo è quella dell’apertura della boutique a Taormina, avviata in Corso Umberto nel 2022 e che ha dato subito risultati altamente soddisfacenti al gruppo, con una prima stagione chiusa ben al di sopra delle aspettative e poi una conferma ancora più forte nel 2023. La presenza di Dior a Taormina è stata una mossa strategica, si tratta dell’unico punto vendita al Sud sotto Capri e ha aperto le porte ad una nuova fase di grandi investimenti di Lvmh nella Perla dello Ionio. Nell’estate 2023 è arrivata, pochi metri più in là, l’apertura sempre nel salotto di Corso Umberto del primo Louis Vuitton Cafè e anche questa iniziativa è stata immediatamente premiata dall’utenza con un largo gradimento.
Nelle aspettative del gruppo Lvmh la boutique di lusso Dior di Taormina è destinata a rappresentare uno dei punti vendita che otterranno i risultati in assoluto più positivi in Italia nel 2024, con dei margini di crescita ancora molto importanti e che proprio per questo si porrà in controtendenza rispetto ai piani aziendali che indicano altri contesti in cui sono già stati toccati dei livelli tali da rendere più complessa la previsione di un ulteriore boom.
Arnault, con il suo team, ha, infatti, ammesso che il gruppo ha tassi di crescita estremamente elevati e che necessità in questa fase di rallentare un po’, con una sorta di “frenata controllata”. L’attenzione si sposterà, quindi, dall’esigenza di crescita alla volontà di far salire ulteriormente di livello l’appetibilità. “Abbiamo raggiunto un punto tale che non abbiamo più bisogno di una crescita simile. Stiamo facendo di più, ma non è questo l’obiettivo. Sono molto felice di rallentare. È più facile che spingere il carro”, è l’eloquente valutazione fatta dal direttore finanziario di Lvmh, Guiony.
La multinazionale francese non spingerà, insomma, sull’acceleratore nelle azioni di marketing, è evidente che il mondo Lvmh va già benissimo ed è in piena salute. La crescita nell’immediato potrà riguardare i punti vendita “giovani”, come quelli di Taormina, piazza sempre più strategica per l’impero del lusso in terra italiana e – non a caso – destinata a registrare altre nuove aperture, per rafforzare la presenza del gruppo e la sua centralità nella capitale del turismo siciliano.
