HomeSiciliaDepuratore Malvagna, assolti gli imputati. Cunsolo: "Fine dell'incubo"

Depuratore Malvagna, assolti gli imputati. Cunsolo: “Fine dell’incubo”

Finisce con l’assoluzione degli imputati la lunga vicenda giudiziaria del depuratore di Malvagna, per il quale cinque persone erano finite sotto processo con l’accusa di essersi resi autori di reati ambientali concernenti la manutenzione dell’impianto di depurazione delle acque.

Il Tribunale di Messina, prima sezione penale, con sentenza della dott.ssa Adriana Sciglio ha assolto Giuseppe Cunsolo, insieme a Giuseppe Puglisi, Angelo Santi Mondello e Michele Cosentino e Rita Mungiovino. Cunsolo, ex sindaco di Malvagna, ha guidato la località nella Valle Alcantara dal 2015 al 2020 e nella legislatura precedente era sindaco di Malvagna, Mungiovino, anche lei ora assolta. Mobilia, Puglisi e Cosentino erano i tecnici comunali coinvolti nella vicenda, e Mondello invece il titolare dell’impresa incaricata per le manutenzioni dell’impianto. Tutti a vario titolo erano finiti al centro dell’indagine a seguito di controlli delle autorità preposte sui depuratori comunali e consortili con scarichi, ricadenti nel litorale dal Messina a Giardini Naxos. L’attività è stata mirata a verificarne la gestione e la tracciabilità dei rifiuti prodotti dai depuratori, con la relativa acquisizione di documenti e autorizzazioni. L’attenzione si era, in tal senso, concentrata sul depuratore di Malvagna, dove erano emerse delle criticità ed erano stati effettuati dei campionamenti, al cui esito si erano determinate contestazioni sulla qualità del ciclo depurativo, ritenute riconducibili ad una carente manutenzione all’impianto che immetteva reflui fognari non depurati, che avrebbero danneggiato le acque del torrente Fondachello, affluente del fiume Alcantara che sfocia naturalmente nel Mar Ionio.

L’iter giudiziario è andato avanti per un decennio, l’inchiesta era partita nel lontano 2014, con nuove informazioni di garanzia poi emesse nel 2016 e nel 2019.

Adesso si è arrivati all’esito del processo, con il tribunale di Messina che ha dichiarato di non dover procedere per i reati, perché estinti per prescrizione. Assolti Cunsolo, Puglisi, Mondello e Cosentino, dai reati a loro contestati, per il fatto non costituisce reato ed anche per Mungiovino è scattata l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Gli imputati sono stati difesi dai legali avv. Cinzia e Ignazio Panebianco, avv. Nunzio Cammaroto, avv. Salvatore Pagano, avv. Franco Barbera.

Il giudice ha disposto, inoltre, il dissequestro e la restituzione all’avente diritto dell’impianto di depurazione in sequestro.

Non fa mistero della sua soddisfazione Giuseppe Cunsolo, visibilmente emozionato ma anche provato da questa pesante vicenda. “E’ la fine di un incubo – commenta Cunsolo a TN24 -. Sono sollevato di questa assoluzione, che finalmente ristabilisce la verità dei fatti. Per me questo calvario è durato ben 8 anni e per altri anche 10 anni. Per tutti rimangono gli strascichi di un decennio di iter processuale, un lungo periodo e una vicenda che turbano la serenità personale, della famiglia e di chi ti sta intorno. Sapevo di aver agito in modo legittimo e trasparente, con senso di responsabilità verso la comunità e nel rispetto di questo territorio, senza aver mai commesso alcun reato. Questa consapevolezza mi ha dato la forza di andare avanti e di affrontare tutti questi anni. Non è stato semplice ma alla fine la giustizia ha fatto il suo corso e la verità dei fatti è stata ristabilita”.

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