HomePoliticaDe Luca: "Ora la resa dei conti per il Casinò di Taormina"

De Luca: “Ora la resa dei conti per il Casinò di Taormina”

TAORMINA – La Città di Taormina riparte all’assalto del Casinò. A riaprire l’ennesimo capitolo della vicenda è il sindaco Cateno De Luca, che in apertura del 2024 ha riacceso la questione nel corso del brindisi di inizio anno in piazza Aprile, alla presenza dell’on. Francesco Gallo. Il parlamentare di “Sud chiama Nord” (gruppo misto alla Camera) ha presentato a Roma una proposta di legge avente ad oggetto “Disposizioni per l’istituzione di una casa da gioco nel Comune di Taormina”.

La storia è ampiamente nota ed è un’eterna disputa irrisolta che va avanti ormai da 60 anni, da quando la casa di gioco di Taormina venne chiusa negli Anni Sessanta. Ora De Luca preannuncia l’intenzione di voler andare alla “resa dei conti” e torna su quello “scippo” e annuncia una nuova fase della contesa nel tentativo di arrivare ad una svolta.

“Vogliamo la riapertura del Casinò a Taormina e vogliamo che questa cosa sia chiara a tutti – ha detto De Luca -. C’è un disegno di legge presentato dall’on. Francesco Gallo. Bisogna restituire alla Città di Taormina e ai taorminesi quello che è stato portato via con il furto, il torto, che la nostra città ha subito. E’ una ferita ancora impressa nell’anima della comunità e Taormina rivuole ciò che le spetta. E’ una battaglia che non riguarda solo Taormina ma la Sicilia e il Meridione, è una battaglia che va fatta. Diranno i soliti benpensanti che i casinò sono tutti in perdita ma è ovvio che una casa da gioco fallisce se lì si assume il figlio, il nipote dì, il consulente di o l’amante di. E’ ovvio che si fallisce, invece il casinò va gestito come un’azienda e ci sono le condizioni per prendersi questa responsabilità. Come avvenuto per la legge sullo sbaraccamento di Messina lavoreremo ai rapporti che sono necessari per questa proposta di legge e cercheremo le sponde per creare le condizioni necessarie per questa proposta di legge. La strategia di destagionalizzazione deve essere di alto respiro e passa anche da qui”.

E’ altrettanto risaputo che in Italia esistono oggi solo 4 casinò legittimati ad operare, tutti al Nord Italia. All’estero, già a partire dai paesi confinanti come Slovenia, Croazia e Malta, il gioco è legalizzato e mentre si alza un muro contro la riapertura del casinò di Taormina, a pochi passi dall’Italia va in scena l’afflusso libero di giocatori che possono raggiungere facilmente le mete estere e giocare lì.

Nella relazione introduttiva alla sua proposta di legge Gallo ha sottolineato “la rilevanza e l’importanza che l’apertura di una casa da gioco può avere per lo sviluppo turistico” della Sicilia, rilevando che il casinò “rappresenterebbe un importante ed efficace strumento per investimenti economici e fornirebbe occasioni di lavoro e di benessere per numerosi addetti professionali qualificati”. “La Città di Taormina – sottolinea Gallo – ha una grande rilevanza strategica nella politica turistica regionale anche per la sua notorietà internazionale ed è stata, tra l’altro, l’unica sede di casa da gioco in Sicilia”. Osserva ancora Gallo, che una riapertura del Casinò a Taormina “determinerebbe altresì il superamento dei danni e degli svantaggi che la situazione attuale comporta a livello turistico per la Sicilia in generale e per Taormina in particolare, dimostrati anche dal forte esodo dei flussi turistici domestici verso quei paesi vicini come Malta le cui strutture sono promosse e legalizzate”.

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