HomePoliticaDe Luca in campo a Taormina, Passalacqua non si presta alla "corrida"

De Luca in campo a Taormina, Passalacqua non si presta alla “corrida”

TAORMINA – L’ormai probabile discesa in campo di Cateno De Luca a Taormina cambia lo scenario politico a Taormina e adesso bisognerà capire e vedere chi rimarrà in campo e chi si chiamerà fuori dalla contesa.

Tra i più accreditati candidati a sindaco per le elezioni Amministrative del 2023 chi non ha intenzione di andare alla “corrida” di una campagna elettorale all’arma bianca contro De Luca è Mauro Passalacqua, l’ex sindaco di Taormina, da tempo corteggiato dall’opposizione e che attualmente è uno dei principali esponenti della maggioranza del sindaco in carica, Mario Bolognari.

I rapporti tra i due sono notoriamente ai minimi storici ma, al netto di ciò, se dovesse essere questa la situazione è presumibile che Passalacqua non abbia nessuna intenzione di fare “l’agnello sacrificale” di un’opposizione confusa, divisa e senza identità che ora andrà alla disperata ricerca del nome da contrapporre a De Luca.

Lo stimato ex primario del Pronto Soccorso ha vinto la partita più importante della sua vita, ottenendo un successo che vale più di ogni altra cosa e di certo assai più di una competizione politica in salsa paesana. Ha la consapevolezza che esiste l’opportunità di andare a riconquistare la sindacatura ma non muore dalla voglia di inseguirla ad ogni costo e, come detto, non vuole farsi tirare per la giacchetta. Adesso più che mai.

Passalacqua conosce bene lo “scatenato” di Fiumedinisi, va detto che non è uno che scappa e ha sempre affrontato le responsabilità in politica, come in ambito professionale e nella vita. Tra l’altro, nel 2008 (quando poi vinse) fu anzi lui a metterci la faccia a Taormina e a contrapporsi allora alla candidatura esterna alla città di Carmelo Briguglio, ma sa che una candidatura di De Luca disegnerebbe la prospettiva facilmente prevedibile di doversi calare in una competizione aspra e frenetica, dai toni forti e sull’onda di una contrapposizione talvolta esasperata. Nella città del “ti criticherò comunque”, all’orizzonte c’è una sfida ad alto tasso di stress sulla quale Passalacqua potrebbe decidere di chiamarsi fuori e mettere un punto alla chiacchiere, lasciando volentieri spazio a qualche altro dei vari pretendenti vanesiani che bramano per la poltrona.

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