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De Luca annuncia la “spedizione dei mille al contrario”: “Si parte da Fiumedinisi”

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, arringa i suoi sostenitori di Sud chiama Nord ed evoca lo storico (e molto discusso) sbarco dei mille, guidati da Giuseppe Garibaldi, con l’idea provocatoria, in vista delle elezioni Europee, di uno “sbarco al contrario”. Garibaldi partì il 5 maggio da 1860 da Quarto, il leader di Sud chiama Nord annuncia la partenza dalla sua Fiumedinisi il 5 maggio 2024 per risalire lo Stivale. Differenti gli obiettivi, con Garibaldi che giunse poi in Sicilia dove la storia (quella ufficiale) lo celebra come “eroe” dell’Unità d’Italia, mentre De Luca carica di significato la sua crociata politica che ha l’obiettivo di superare la soglia del 4% alle elezioni Europee di giugno: “Il 5 maggio partiremo da Fiumedinisi, partirà da lì la spedizione, con i mille che diventeranno un milione l’8 e 9 giugno”.

De Luca si è ormai calato in maniera totale in questa campagna elettorale per le Europee e appare sempre più distante, in termini siderali, dalle vicende di Taormina. Il leader di Sud chiama Nord ha spiegato così la sua strategia per arrivare a Bruxelles.

“Il fronte della Libertà si sta mettendo in azione. Il 5 maggio, oltre ad essere la data della morte di Napoleone, è la data dell’inizio della sbarco dei Mille, pensate che coincidenza storica. Si parte stavolta da Fiumedinisi, con una sorta di domenica del villaggio, in cui ci sarà la degustazione dei prodotti veri del territorio, non quelle schifezze sintetiche che vuole imporre l’Europa. I nostri fratelli agricoltori organizzeranno pranzo e cena. La domenica del villaggio prevede, quindi, la partenza da Fiumedinisi per lo sbarco dei mille al contrario. E lì chi potrà contribuire con 100 euro contribuirà, e verrà arruolato nei mille. Lanceremo la prossima settimane l’arruolamento. Daremo 1000 maglietta, dalla numero 1 alla mille, che partiranno da Fiumedinisi per diventare un milione l’8 e il 9 giugno (le date in cui si voterà per le Europee, ndr).

“Dodici movimenti e forze politiche – ha concluso il sindaco di Taormina -. Se riesco a chiudere questo quadro, altro che 4 per cento. Ridete pure, sfotteteci se volete ma poi vedremo dove arriveremo. Siamo fermi sul nostro obiettivo e vi renderete conto che l’obiettivo non è più il 4 per cento ma ben altro. Meno Europa, più Italia. Libertà, libertà… Tutti insieme per combattere il centralismo di Roma ladrona”.

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