HomePoliticaD'Aveni "cannoneggia" Asm e insiste per la sindacatura

D’Aveni “cannoneggia” Asm e insiste per la sindacatura

TAORMINA – Mentre la maggioranza taorminese spinge per la ricandidatura a sindaco di Mario Bolognari e va sempre più in questa direzione, l’opposizione prova a compattarsi ma continua la “partita a scacchi” a distanza tra i vari esponenti di punta dell’area politica antagonista al governo cittadino.

Si conferma tra i più attivi Antonio D’Aveni, il consigliere comunale di minoranza ed ex presidente del Civico consesso nel quinquennio dell’Amministrazione Giardina. D’Aveni proprio in questi giorni ha inviato una nota al segretario generale del Comune, Giuseppe Bartorilla in cui – tra i vari passaggi – chiede l’invio degli atti alla Corte dei Conti sul CdA dell’azienda per quanto concerne la normativa che disciplina l’erogazione del compenso dai componenti del Consiglio di Amministrazione. Una questione che, tra l’altro, era stata sollevata nei mesi scorsi in termini praticamente analoghi anche dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Alessandra Caltabiano.

Intanto, al netto delle vicende di casa Asm, D’Aveni prosegue anche e soprattutto il suo giro esplorativo di contatti in vista delle elezioni Comunali del 2023 per capire se ci sono ancora i margini per una sua candidatura a sindaco. Nei giorni scorsi c’era stato anche un contatto con l’ex sindaco Mauro Passalacqua per sondare le volontà di quest’ultimo sulla propria discesa in campo. E nella settimana appena trascorsa, parallelamente ai colloqui avviati in prima persona da D’Aveni, si sono mossi su altri fronti alcuni esponenti del gruppo politico che fa riferimento a lui.

D’Aveni non molla e vuole giocarsi fino in fondo le sue chance per la candidatura a sindaco ma potrebbe anche iniziare a valutare l’opportunità di un “piano B”.

L’accelerazione in atto nella maggioranza, di certo spinge l’opposizione a cambiare passo e ad avviarsi verso il difficile e inevitabile tentativo di fare sintesi e compattarsi in fretta. Ma non c’è intesa sulla leadership dell’aggregazione che andrà a sfidare l’esecutivo uscente. E ad oggi le possibilità che si possa trovare un punto di incontro nel perimetro dei vari nomi che sin qui si contendono la nomination per la sindacatura restano poche, con percentuali praticamente prossime allo zero per cento.

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