HomePoliticaD'Aveni: "A Taormina la strage delle bollette. Fermatela subito"

D’Aveni: “A Taormina la strage delle bollette. Fermatela subito”

TAORMINA – Il candidato sindaco di “Orgoglio Taormina”, Antonio D’Aveni, chiede all’Amministrazione comunale di bloccare la raffica di notifiche in corso di richieste di pagamento delle bollette degli anni passati.

“In questo momento – spiega D’Aveni – in città sta succedendo una “strage” riguardante le richieste di pagamento delle bollette per le annualità precedenti. Bollette del 2016 e 2017 che la gente in diversi casi non può dimostrare di aver già pagato perché in tanti non hanno più il riscontro. Chiedo la sospensione immediata di queste notifiche, per aiutare le famiglie che stanno ricevendo richieste di pagamento anche superiori ai 2 mila euro e che non possono fare fronte alla pretesa di somme così rilevanti”.

Lunghe code agli uffici e malumori si registrano, infatti, tra i cittadini che si stanno imbattendo nella richieste di pagamento, da parte del Comune di Taormina, di bollette per le annualità pregresse. Al di là dei morosi, ci sono tanti residenti che si trovano ad affrontare circostanze di mancata notifica a suo tempo delle bollette e che ora fanno i conti con l’iter avviato dalla casa municipale che è in dissesto e deve recuperare tutti gli importi non riscossi in un lungo periodo che va dal 2013 al 2020.

Il personale dell’Ufficio Tributi sta gestendo con professionalità una situazione non semplice da affrontare. In alcuni casi c’è chi fa sapere di aver già pagato e quindi intende chiarire la propria posizione, ma ovviamente diventa poi fondamentale produrre una copia del pagamento allora effettuato e capitano delle circostanze, specie tra gli anziani, di chi non trova più la documentazione, l’ha smarrita o l’ha cestinata. Al momento le notifiche stanno riguardando soprattutto la bolletta dell’acqua del periodo 2018-2019-2020, con importi che variano spesso tra le 300 e 500 euro e in qualche caso si va anche oltre.

Per quanto concerne la mancata riscossione degli anni precedenti al dissesto sta operando una società incaricata che – sovrintesa dalla Commissione Liquidatoria – è impegnata per il recupero di Imu che va dal 2013 al 2017, Tari dal 2014 al 2018 e  Tasi dal 2014. Ed in questa fase c’è poi, come detto, il servizio idrico, sul quale tra l’altro il Comune di Taormina – con atto già deliberato dal Consiglio comunale nel 2022 – ha deciso di trasferire le relative attività di bollettazione per i prossimi anni all’Azienda Servizi Municipalizzati. Il recupero dei tributi rappresenta, insomma, la “cartina di tornasole” di numerose annualità nelle quali la casa municipale non è riuscita a portare nelle casse di Palazzo dei Giurati i vari importi e si è poi determinato un buco pesantissimo nei conti dell’ente, con tanti casi di somme non più esigibili che riguardano annualità cadute in prescrizione e con alcuni contribuenti – specialmente delle società che operavano sul territorio – che hanno cessato la propria attività. Da qui si è creata una voragine con circa 10 milioni di euro di tributi che non possono più essere riscossi. 

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