TAORMINA – Scintille in Consiglio comunale a Taormina tra Nunzio Corvaia e Pinuccio Composto. Alta tensione e scambio di vedute al vetriolo tra il consigliere di opposizione ed il presidente del Consiglio comunale. Sono decisamente i lontani in cui i due erano alleati e da anni ormai i rapporti si sono “raffreddati”. Oggi un duro scontro in aula.
“Ai consiglieri si dice che abbiamo 15 minuti di tempo per parlare. Ma vorrei sapere se vale anche per l’Amministrazione. Intanto gli ospiti in Consiglio sono gli assessori, ho visto qualche seduta di Consiglio in streaming prima di entrare in Consiglio e ho visto esponenti della Giunta che parlavano per un’ora. Non funziona così. E non accetto che venga detto al sottoscritto “Oh…”, lo si può dire alle pecore e in altri posti ma non a me. Questo sistema a me non piace, dopo che i consiglieri fanno la dichiarazione di voto, gli assessori non devono parlare. Non accetto che si faccia fare prima al consigliere la dichiarazione di voto e poi parla ancora l’assessore. Io faccio una domanda e gli assessori rispondono, altrimenti siamo tutti bravi a uscire fuori dal tema”. Corvaia ha poi aggiunto: “Lei non è un podestà, se intende condurre così, la mia educazione e calma non la potrò più tenere e mi comporterò in modo diverso”.
Dura la replica di Composto: “Corvaia ha parlato e nessuno lo ha disturbato e allo stesso modo quando parlano gli altri anche lui deve rispettare le regole, stare in silenzio. Non siamo a casa nostra, ci sono delle regole e valgono per tutti, e io sono qui per fare rispettare le regole e a garantire che anche Corvaia parli senza essere disturbato. Corvaia non è un’eccezione, è uno dei 16. Ed io lo tratterò allo stesso modo. Ma decido io a chi dare la parola. Se Corvaia pensa che io sbaglio, faccio quello che vuole. Ma io apro, io chiudo, io stacco e io attacco. E chi esce o entra dal Consiglio, chi si alza e chi va invitato, lo decido sempre io e nessun altro. Questa è la regola e le regole vanno rispettate da tutti e nessuno escluso”.
