Sale la tensione internazionale sulla guerra scatenata da Vladimir Putin in Ucraina e adesso si fa concreta anche la possibilità di un colpo di Stato a Mosca. Lo ha scritto un agente dell’intelligence russa a Vladimir Osechkin, attivista russo fondatore del gruppo di difesa dei diritti umani Gulag.ru. Il malcontento aumenta, la Russia non ci sta alle sanzioni che l’Occidente sta imponendo al Paese che – per colpa di Putin – si è reso autore dell’invasione in Ucraina e allora si prepara un colpo di Stato contro il presidente russo.
Non ha dubbi a tal riguardo su cosa starebbe per accadere un anonimo ufficiale del Fsb, citato dal Times, tra gli 007 che «non potranno più andare in vacanza nelle ville in Italia o portare i figli piccoli a Disneyland Paris». Se per un ventina di anni il regime di Putin ha fornito stabilità e la possibilità di una vita da godere, adesso «tutto questo non c’è più». Gli ufficiali della sicurezza «non vogliono tornare indietro all’Unione Sovietica, ogni mese di guerra in più aumenta la probabilità di una ribellione».
Si dice che il presidente russo dia la colpa proprio all’Fsb per non aver preso rapidamente il controllo dell’Ucraina. Gli ufficiali dell’intelligence, nel frattempo, stanno diventando insofferenti per le sanzioni oppressive imposte dagli altri Stati alla Russia che – ha spiegato la fonte – impediscono ai funzionari di alto livello di recarsi nelle loro case di vacanza all’estero o, si aggiunge con un dettaglio di sconfortante banalità, di “portare i loro figli a Disneyland Parigi”.