HomePoliticaCcpm Taormina, voltafaccia Regione Calabria ma i calabresi hanno deciso

Ccpm Taormina, voltafaccia Regione Calabria ma i calabresi hanno deciso

TAORMINA – La Regione Calabria, non ufficialmente ma nella sostanza, si tira indietro sul futuro della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, non firma la convenzione del patto con la Regione Siciliana, e adesso il destino del Ccpm è tutto nelle mani della capacità persuasiva che potrà avere la Regione Siciliana per ottenere l’auspicata deroga al decreto Balduzzi.

A questo punto ci si chiede, per forza di cose, quale effettivo impatto potrà avere il dietrofront della Calabria nell’esito di questa vicenda. Il governo calabrese di Roberto Occhiuto vorrebbe puntare su una differente prospettiva, che prevederebbe la nascita di un centro di Cardiochirurgia, a guida Calabria e nel territorio calabrese, di comune intesa con la Basilicata. Si ribalterebbe, di conseguenza, il quadro, rispetto allo scenario attuale che vede la Calabria al traino della Sicilia e nello specifico in una posizione di convergenza sul Ccpm Taormina.

Ma dal dire al fare c’è di mezzo un oceano e in questo momento sembrano non esserci, intanto, i numeri e i parametri per il via libera da Roma rispetto all’asse Calabria-Basilicata, poi le Vie del Signore e della politica, si sa, sono sempre infinite. Ad oggi così stanno le cose. E un centro, in ogni caso, non lo si potrebbe inventare dall’oggi al domani, servirebbero risorse e tempo, tanto tempo, per realizzarlo. Tanto più perché siamo in Italia e mentre in Giappone si costruisce un’autostrada in 6 giorni, dalle nostre parti un reparto lo si allestisce in un paio di anni, se tutto va bene.

E nel frattempo che succede? Accade che poi la posizione determinante in senso assoluto potrebbe in realtà risultare quella dei calabresi, perché il destino della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina passa dai cosiddetti parametri e dai report. Conta, insomma, se i bambini calabresi vengono portati all’ospedale San Vincenzo di Taormina e quindi presso la Cardiochirurgia Pediatrica gestita dal Bambino Gesù di Roma. E al momento i report raccontano che le famiglie calabresi non hanno dubbi e scelgono di curare i propri figli a Taormina. E così continueranno ad andare le cose se il Ccpm proseguirà le proprie attività. D’altronde il centro taorminese è guidato dal Bambino Gesù, sinonimo di eccellenza e buona sanità ampiamente dimostrata.

Morale della favola: la Regione Calabria volta le spalle a Taormina, ma i calabresi scelgono ancora Taormina. Tutto il resto, più o meno, è noia.

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