HomeAttualità e CronacaCcpm Taormina, spunta il "piano B": resta aperto a ranghi ridotti?

Ccpm Taormina, spunta il “piano B”: resta aperto a ranghi ridotti?

TAORMINA – In attesa di sviluppi ufficiali, arrivano nuove indiscrezioni sul destino del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale di Taormina alla scadenza della convenzione tra la Regione Siciliana e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La data del 31 gennaio ormai incombe e sulla vicenda potrebbe prospettarsi una soluzione che lascerebbe ancora in attività il Ccpm ma di fatto la confinerebbe in una sorta di “terra di mezzo”, nel limbo di una sopravvivenza a ranghi ridotti.

Lo scenario che spunta da Palermo e che pare affacciarsi all’orizzonte, infatti, pare scongiurare la chiusura della struttura di Taormina. Sin qui la buona notizia. Poi però si va nello specifico e la storia cambia perché l’ipotesi sarebbe quella di far diventare Taormina un centro di presa in carico dei piccoli pazienti nelle fasi ambulatoriali e post-operatoria. In sostanza, le famiglie potrebbero portare i loro figli sempre a Taormina ma per le situazione più delicate, in caso di complicazioni e di esigenza dei relativi trattamenti chirurgici e trattamenti si dovrebbe afferire sulla Cardiochirurgia da poco (ri)aperta a Palermo.

L’ultima parola spetterà al Ministero della Salute, chiamata a dare il placet alla deroga rispetto al decreto Balduzzi, che ad oggi prevede la dislocazione sul territorio di una sola Cardiochirurgia per ogni milione di cittadino. Si starebbe cercando al momento una soluzione che possa contemperare l’esigenza di non smantellare il Ccpm e lasciarlo aperto ma allo stesso tempo ci sarebbe un problema di risorse, in termini cioè di copertura finanziaria.

Ecco perché se anche dovesse arrivare da Roma un parere positivo, potrebbe scattare il “piano B” (che i più maliziosi considerano già da tempo un “piano A”) e bisognerà vedere se il Ccpm rimarrà in funzione nel pieno delle sue attività, come allo stato attuale delle cose, o se invece si va verso un sostanziale depotenziamento, lasciando in vita la struttura ma rendendola un centro “satellite” di Palermo. Con tutti gli annessi e connessi che ciò comporterebbe.

L’aspettativa delle famiglie che hanno i bambini in cura al Ccpm è che il centro specialistico di Taormina possa rimanere aperto ma nel pieno delle sue potenzialità, che lo hanno reso un’eccellenza nel panorama della sanità in Sicilia e nel Meridione. Ad oggi, tuttavia, la soluzione che avanza per scongiurare la chiusura ha i colori amari di una beffa, con il Ccpm che rimarrebbe operativo ma dovrebbe appoggiarsi all’Arnas Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo, gestito dall’equipe medica della fondazione Gruppo San Donato.

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