TAORMINA – Il Consiglio comunale di Catania ha approvato all’unanimità una mozione in favore della conferma a Taormina del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica. Così l’assemblea del capoluogo etneo prende posizione al fianco del Ccpm e lancia un importante segnale di sostegno al reparto gestito dal Bambino Gesù presso il presidio ospedaliero San Vincenzo. La Città di Catania, in linea con una lunga e sincera storia di forte amicizia tra le rispettive comunità, si conferma vicina alle vicende della Perla dello Ionio, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero versante orientale della Sicilia nella cura dei bambini afflitti da patologie cardiologiche in età pediatrica.
“E’ necessario garantire a tutti il diritto alla salute – spiega il primo firmatario della mozione, Piermaria Capuana, capogruppo consiliare di Forza Italia e vicepresidente della 3ª e 7ª commissione consiliare permanente al Consiglio comunale di Catania -. Abbiamo approvato all’unanimità in Consiglio Comunale la mozione firmata da tutti i colleghi Capigruppo consiliari che ringrazio, dopo aver ascoltato con commozione il grido di allarme di molte famiglie catanesi che hanno chiesto anche alla nostra amministrazione di farsi portavoce a Palermo delle loro istanze. In considerazione delle infrastrutture siciliane e della impossibilità di molti di questi bambini di affrontare viaggi in aereo o lunghi tragitti in macchina, riteniamo quindi opportuno il mantenimento del Ccpm di Taormina, che nella ultima classifica Agenas è al terzo posto in Italia (dopo il Bambino Gesù di Roma e il San Donato di Milano) nella classifica dei migliori centri di cardiochirurgia pediatrica”.
Come ha rimarcato Capuana si è inteso ribadire con questa apprezzabile iniziativa che il Ccpm Taormina “è un’eccellenza per tante famiglie catanesi, dando loro speranza e cure adeguate”.
“Chiudere o depotenziare un centro di eccellenza come quello di Taormina è impensabile – conclude Capuana -. Chiediamo al sindaco di Catania, Enrico Trantino, di farsi portavoce a livello regionale e nazionale, delle istanze di queste famiglie e dei loro bambini, a cui abbiamo il dovere di garantire un futuro tutelandone il diritto alla salute”.
