Capello: “I miei scudetti sono 11, non 9. Alla Juve ho vinto. Ronaldo il più grande”

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Fabio Capello in una intervista a Sky Sport ha parlato della sua carriera di allenatore ed in particolare delle due stagioni trascorse alle Juventus, con gli scudetti vinti e poi revocati per le vicende di Calciopoli: Mi dispiacere entrare subito a gamba tesa ma gli scudetti che ho vinto in carriera sono 11 non nove. Alla Juve ho vinto due scudetti poi tolti immeritatamente. Ricordando quel periodo ci sono giocatori come Trezeguet con cui ho avuto un bellissimo rapporto. Molti dei giocatori di quella Juventus formavano un gruppo forte con una mentalità di alto livello, non a caso nella squadra italiana campione del mondo nel 2006 c’erano 7-8 bianconeri”.

“Nel calcio due giocatori mi hanno impressionato per come calciavano: Gigi Riva e Batistuta, che era un centravanti da area di rigore. Il giocatore che invece mi ha fatto più arrabbiare è stato Cassano. Un talento unico, con grandissima capacità di dribbling ma quando gli chiedevi una cosa la faceva per cinque minuti. Davvero un peccato perché era un grande talento”.

Don Fabio ricorda con soddisfazione le sue stagioni al Real Madrid: “Io al Real Madrid ho mandato via Ronaldo che amava fare feste, pesava 94 chili e non voleva dimagrire. Ma resta il più grande giocatore che io abbia mai allenato. Nello spogliatoio c’è un discorso psicologico e bisogna capire l’importanza dei leader che hai a disposizione. Il leader non deve essere per forza il giocatore più importante, ma uno che ha carisma. C’è il leader che trascina la squadra in campo e ci sono i leader negativi: sono i più pericolosi”.