“Nel labirinto mentale della stampa dovremmo votare contro tutti i provvedimenti. Noi facciamo il nostro dovere dì opposizione proponendo una contromanovra. Ci accusano di voler fare la stampella. Continuiamo a votare contro. Allora scrivono: farebbero la stampella ma è Meloni che non vuole. Ma non sarebbe più semplice scrivere: abbiamo sostenuto una cosa non vera? Il contro scoop finto dello scoop finto rischia di essere un poco arzigogolato”. Così Carlo Calenda, leader del Terzo Polo, respinge le accuse di “flirtare” con la maggioranza ed in particolare con il premier Giorgia Meloni.