“In un Paese in cui la sanità va a pezzi, uno Stato che ha più paura di “dare i soldi ai privati” che di negare il diritto alla salute ai propri cittadini è destinato al tracollo. Per questo motivo abbiamo proposto di coinvolgere le strutture private per un anno per erogare quelle prestazioni che il pubblico non riesce a fornire e di rimborsare i cittadini che pagano per un diritto che dovrebbe essere garantito per tutti, ma in questo momento non lo è”. Così Carlo Calenda, segretario di Azione.
“Il giochino che vede contrapposte destra e sinistra su qualsiasi cosa per pura ideologia non ha portato a nulla e, anzi, in trent’anni ha sfasciato questo Paese. Azione ha l’ambizione di scardinare questa logica, per far finalmente accadere le cose che servono, a prescindere da chi le propone. L’Italia non può più permettersi teatrini vari e rumore di sottofondo”, aggiunge Calenda.
