HomeEuronewsBruxelles propone la laurea europea ma il progetto non decolla

Bruxelles propone la laurea europea ma il progetto non decolla

Secondo la proposta presentata mercoledì le università dei Paesi dell’Ue si unirebbero per offrire programmi di studio congiunti, a livello di laurea, master o dottorato, che si tradurrebbero in titoli di studio con marchio Ue riconosciuti in tutti i 27 Paesi membri. Il programma sarebbe aperto alle istituzioni pubbliche e private degli Stati membri dell’Ue, con la possibilità di adesione anche per le università dei Paesi partner di Erasmus+. Il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, nel presentare i piani, si è detto “convinto” che la laurea europea sia il “prossimo grande passo” in termini di rendere tangibili per i cittadini i benefici dell’integrazione europea.

“Non ho dubbi sul fatto che tra qualche anno la laurea europea troverà il suo posto accanto a Schengen, all’Erasmus, al mercato unico, all’euro, come risultato concreto dell’Unione europea”, ha dichiarato Schinas ai giornalisti. Iliana Ivanova, commissario per l’Istruzione e la Gioventù, ha dichiarato che il piano è una risposta alle richieste di studenti, università e datori di lavoro e che aumenterà la competitività dell’Europa “assicurando il posto dell’Europa nella corsa globale ai talenti”.

Ma nonostante il loro entusiasmo, i due hanno visibilmente faticato a spiegare la necessità delle nuove lauree o come funzionerebbero nella pratica, mentre i giornalisti facevano domande su domande in cerca di chiarimenti. Attualmente non esiste un riconoscimento automatico dei diplomi accademici in tutta l’Ue, per cui gli studenti devono sottoporsi a procedure spesso complesse e costose per far riconoscere i loro documenti in un altro Paese. Schinas ha affermato che il programma non intende “sostituire il riconoscimento dei diplomi o delle qualifiche professionali” di una singola istituzione, ma offrire un “percorso opzionale” di una laurea europea. Ha anche detto che la prospettiva di studiare per una laurea europea in più Stati membri potrebbe attrarre più talenti da Paesi esterni al blocco.

Per conseguire una laurea europea, gli studenti dovrebbero studiare in università iscritte in almeno due diversi Stati membri, ma non verrebbe sbloccato alcun finanziamento aggiuntivo per sostenerli in tal senso. Alla domanda di Euronews se questo potrebbe escludere gli studenti provenienti da contesti socioeconomici più bassi e favorire l’elitarismo, Schinas ha risposto: “Quello che stiamo facendo qui oggi è solo, al contrario di un approccio elitario”, sostenendo che tale approccio sarebbe quello di aprire il programma solo a una certa classe di università in Paesi selezionati. “Contrariamente alla nozione elitaria, il programma è onnicomprensivo e aperto a chiunque, a qualsiasi università, di qualsiasi Stato membro”, ha aggiunto Ilianova.

Fonte: Euronews Italia
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