TAORMINA – A Taormina fa discutere e fa soprattutto paura la bolletta da 589 mila euro ha riguardato la fornitura di energia elettrica di bollette per i mesi di maggio, giugno e luglio. Gli aumenti a tappeto sono una realtà di fatto, stanno interessando tutti, chiunque e dovunque, massacrando semplici cittadini, operatori economici e tanta gente che non può affrontare questi costi.
Ma nel caso del Comune di Taormina servirebbe anche una maggiore parsimonia nell’utilizzo dell’energia elettrica per non dover poi affrontare una stangata ancora peggiore di quella in atto. Un esempio pratico? A Mazzeo anche questa estate – come era già successo nelle precedenti – le luci pubbliche sono rimaste per un lungo periodo accese anche di giorno. E un intervento per mettere fine a questa situazione lo ha dovuto effettuare Asm il 23 agosto scorso. Immaginiamoci un fatto del genere se si ripete quotidianamente per diversi giorno o persino un mese o due (come accadde nel 2021) che impatto può avere in bolletta. Uno spreco evitabile con un pò di solerzia in più, con un pò di attenzione e buona volontà.
Quello di Mazzeo è solo un esempio e non è l’unico: in ogni caso poi concorre nel determinare un’impennata dei costi, ulteriormente corroborata dalla folla situazione odierna legata alle dinamiche internazionali.
Allo stesso modo il problema di un utilizzo troppo “allegro” dell’energia nei palazzi comunali si verifica da parecchi anni a questa parte. Il Comune di Taormina, in sostanza, dovrebbe fare la sua parte per ottimizzare i consumi e magari anche mea culpa per una gestione delle spese che sicuramente non è stata impeccabile.
