TAORMINA – L’anno appena iniziato a Taormina apre una nuova fase per Gais Hotels Group. La compagnia alberghiera della famiglia Bambara-De Luca, un simbolo dell’accoglienza di qualità nella Perla dello Ionio, con una scelta sofferta ha deciso di sacrificare l’Hotel Villa Diodoro (ceduto al Gruppo Barletta) ma ora si prepara con rinnovate ambizioni ad un piano di ammodernamento degli altri “gioielli della casa”, l’Hotel Caparena e l’Hotel Isabella.
La strategia di riassetto finanziario e programmatico avviata dai vertici di Gais Hotels spalanca le porte ad un altro capitolo nella lunga ed apprezzata storia un’azienda che si è sempre dimostrata eccellenza nell’ospitalità a Taormina e vuole stare al passo con le esigenze di un mercato internazionale sempre più esigente. Si va verso un futuro di rilievo per Gais e la sfida di quest’azienda va di pari passo con il momento di una città chiamata a dare continuità ai risultati straordinari del biennio 2023-2024.
Di questo ed altri temi abbiamo parlato con Isabella Bambara, proprietaria e general manager di Gais Hotels Group. Ai microfoni di TN24 un’imprenditrice di successo ma soprattutto una taorminese di talento e classe che, al fianco del marito Sebastiano De Luca e dei figli Sergio e Stefania, ha dato lustro all’azienda e alla città agli occhi del mondo.
“Ci siamo lasciati alle spalle un 2024 molto positivo per il turismo a Taormina, con alberghi strapieni di persone – spiega Isabella Bambara a TN24 -. Non sappiamo cosa accadrà in futuro ma in questo momento il lusso, con i negozi e gli hotel, stanno dando nuova vita e nuovo interesse dall’esterno verso la nostra città”.
“Tanti negozi storici non ci sono più e aumenta la presenza delle grandi firme. E’ importante che ci sia questo mix di antico e nuovo, tra il lusso e quella che è sempre stata l’identità di Taormina. Altrimenti, se tutto diventa lusso, scompaiono le cose che hanno caratterizzato il nostro paese e che hanno portato qui turisti da tutto il mondo. Dobbiamo mantenere le specificità nel cibo, nelle persone, nelle attività. E’ questa la vera sfida che ci attende da qui al futuro, conservare l’anima, il cuore, i ricordi e il nostro essere”.
“Il 2023 e 2024 sono stati anni meravigliosi per le nostre strutture. Abbiamo deciso di fare un sacrificio e fare a meno della nostra “nave ammiraglia”, l’Hotel Diodoro. Abbiamo fatto una scelta che consentirà di ristrutturare e ammodernare le altre strutture del nostro gruppo, l’Hotel Isabella e l’Hotel Caparena. Ed è anche il momento del passaggio generazionale con i nostri figli, che hanno tanta voglia di fare. Io e mio marito facciamo un passo di lato. Valorizzeremo anche la nostra tenuta sull’Etna – Chiuse del Signore -, che ha tutte le potenzialità per ottenere grandi risultati”.
“Taormina è cambiata tanto, prima era tutto molto più vero, possiamo dire che era una Taormina migliore che aveva più anima nelle cose, nei rapporti e nelle persone che frequentavano Taormina. Era una Taormina piena di storia e di storie, la storia della città e le storie dei turisti protagonisti della nostra città”.