“Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi, ed io vi darò completo riposo”. Da un Matteo all’altro, dal sacro al profano, stavolta è il senatore di Scandicci, Renzi, a giocarsi la sua ultima spiaggia in un centro che si va sempre più sguarnendo e nel quale gli è rimasto soltanto l’amico-nemico Carlo Calenda. E allora Renzi si gioca il tutto per tutto e torna al desiderio della prima ora di provare a spaccare Forza Italia. L’Opa su FI non gli è riuscita quando Silvio Berlusconi era ancora in vita e si avviava al suo tramonto politico e terreno, e così Renzi ci riprova adesso che il partito azzurro è rimasto “orfano” del suo leader.
“C’è un mondo di Forza Italia che non crede più alle promesse di Giorgia Meloni e che guarda dall’altra parte. E a chi può guardare sul tema delle tasse, della libertà e della giustizia?”. Renzi lancia la campagna per le Europee di Italia viva lanciando un invito esplicito ai “delusi” di Forza Italia sui temi cari al partito fondato da Berlusconi. E, per mettere altra benzina sul fuoco, sul tema della giustizia Renzi parla di un “clima da caccia alle streghe giudiziario che non è terminato”.
“Sarà come nel 2012: siamo soli contro tutti, ma sappiamo sognare e siamo liberi”, è l’arringa finale renziana. Ma il problema è un altro: chi vorrà fidarsi ancora di Renzi?
