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Artemis 2, scelti gli astronauti della missione sulla Luna

Dopo una lunga attesa, la Nasa ha rivelato chi sono gli astronauti prescelti per la missione lunare Artemis 2. Gli statunitensi Christina Koch, Victor Glover e Reid Wiseman e il canadese Jeremy Hansen saranno i membri della spedizione, il primo viaggio con equipaggio verso il satellite della Terra dopo 50 anni. La missione, che sarà preceduta da un intensa fase di addestramento, dovrebbe partire dal Kennedy space center a novembre 2024 o al più tardi all’inizio del 2025. Con due prime volte assolute. La Nasa ha dato seguito alla sua promessa di aumentare la diversità delle squadre che partono nelle sue missioni e per la prima volta ha selezionato una donna e una persona nera per uno dei suoi viaggi spaziali: Victor Glover e Cristina Kock.

Victor Glover, ingegnere e pilota prima navale poi collaudatore, lavora per la Nasa dal 2013. Non è però la sua prima volta nello spazio: è stato il primo afroamericano ad abitare la Stazione spaziale internazionale (Iss) per almeno sei mesi.

Anche Cristina Koch, ingegnera elettronica, detiene già un “primato”. È la donna a essere stata più tempo nello spazio per un periodo continuato, 328 giorni. Assieme a Jessica Meir è stata anche protagonista della prima passeggiata spaziale tutta al femminile. Della squadra fa parte anche Reid Wiseman, aviatore navale e pilota collaudatore decorato per diverso tempo a capo dell’ufficio cosmonauti dell’agenzia spaziale.

Infine, Jeremy Hanson: prima di entrare nell’agenzia spaziale canadese era un pilota dell’aeronautica del Paese. Per lui sarà la prima volta assoluta nello spazio. Sulla carta la missione durerà 10 giorni. La squadra trascorrerà la maggior parte del tempo in una capsula Orion, che si staccherà dal razzo una volta nello spazio. Gli astronauti non atterreranno direttamente sulla Luna, ma entreranno nella sua orbita prima di tornare sulla Terra e atterrare nell’oceano.

La missione, infatti, ha lo scopo di aprire la strada all’allunaggio di una successiva spedizione, l’Artemis 3. Esattamente come il lancio di Artemis 1, il cui equipaggio era composto solo da tre manichini dotati di sensori, doveva testare gli effetti sugli esseri umani della successiva spedizione. L’obiettivo finale della Nasa è quello di stabilire un avamposto stabile sul satellite, costruendo una base sulla superficie lunare che serva da laboratorio di prova per una missione ancora più complicata e lontana: l’invio di un equipaggio su Marte.

Fonte: Euronews

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