HomeEuronewsAria di guerra: alta tensione Russia-Nato a due passi dalla Sicilia

Aria di guerra: alta tensione Russia-Nato a due passi dalla Sicilia

Sale la tensione nelle acque italiane, ed anche al largo delle coste della Calabria e della Sicilia va in scena il confronto a distanza tra i mezzi navali della Russia e della Nato. Da una parte gli Stati Uniti che scendono in campo con la la portaerei Truman, giunta in Italia e posizionata a Trieste, con 4800 tra militari e avieri, e lanciano il messaggio di dominio sul Mediterraneo, dall’altra la Russia che spiega le sue forze al livello più significativo per non farsi tagliare fuori e in questo momento avrebbe almeno 20 navi proprio nel Mediterraneo.

Thibault Lavernhe, ufficiale di comunicazione regionale dell’esercito francese nel Mediterraneo, ha dichiarato: “L’Ucraina ha cambiato le cose. Gli americani sono tornati. Non è stato così dalla Guerra Fredda“.

Il braccio di ferro è fatto di manovre, esercitazioni e piccole provocazioni che, anche in caso di un banale errore da una parte o dall’altra, potrebbe poi portare ad un’escalation della tensione e scatenare un conflitto. La Nato ha anche attivato i droni “spia” provenienti dalla base siciliana di Sigonella (non a caso gia impiegati in Ucraina) ed ulteriori aerei spia francesi Atlantique 2 sono schierati a Creta per sorvegliare il mare.

C’è, insomma, una crescente e sempre più pericolosa concentrazione di navigli militari a due passi da casa nostra e gli “analisti dell’open source” Usa nei giorni scorsi hanno individuato navi russe a Creta e Cipro, decidendo per questo motivo di monitorare l’area. La tensione si fa sempre più tangibile e il Mediterraneo è il campo dove lontano dai riflettori è iniziata una partita che nessuno sa a che punto arriverà.

In tutto il Mediterraneo c’è una guerra di strategia silenziosa, lontano dai riflettori mediatici della guerra sul terreno. E’ la sfida navale tra Russia e Nato, che prosegue dall’inizio del conflitto. Da quando la Turchia ha vietato l’attraversamento del Bosforo alle unità militari, la grande flotta russa si muove anche su altri percorsi. Sembra più un gioco navale da “risiko”: si tratta di vascelli che si muovono nelle aree di pertinenza della flotta statunitense ed occidentale, spesso senza neanche incrociarsi, ma nel gioco di reciproche influenze sullo scacchiere internazionale, è un modo per marcare la presenza russa in zone dove ci sono anche le navi Nato.

Dal tracciamento dei movimenti della flotta russa in campo nel conflitto russo-ucraino è emersa la presenza di una nave russa nei pressi di Cipro – la “Vice ammiraglia Paromov” – di fronte alla costa di Tartus (il secondo porto della Siria), e più a sinistra della mappa, ben tre navi di Mosca situate nei dintorni dell’isola di Creta, l’incrociatore missilistico “Marshal Ustinov”, la corvetta di classe Svijazhsk, “Nuyian M”, e soprattutto la nave russa Kulakov a poche miglia nautiche di distanza dalla costa della Calabria.

C’è in atto una partita a scacchi complessa e la sfida va avanti a poca distanza dalle nostre coste, con la Nato e la Russia impegnate nel tentativo di prendere posizione in vista di una fase successiva del conflitto. Una fase che speriamo non si verifichi mai.

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