HomePoliticaAntoniani, bolognariani e cateniani: loro hanno già vinto le elezioni

Antoniani, bolognariani e cateniani: loro hanno già vinto le elezioni

TAORMINA – Ad un mese dal voto, le elezioni a Taormina hanno già primi vincitori. Quelli morali. E fanno parte di tutti e tre gli schieramenti. Sono gli “orgoglioni”, i “pretoriani” e i “survivor”, o più semplicemente i daveniani, i bolognariani e i cateniani: chiamateli come volete ma un pezzo di ribalta in questa folle campagna elettorale la meritano.

La lista di Antonio D’Aveni – sino ancora alle scorse ore – ha resistito ai ripetuti tentativi di farla sciogliere per andare a confluire in altri lidi. I daveniani hanno tenuto la barra dritta e non si sono fatti centrifugare dal risiko paesano delle poltrone. Saranno presenti nella competizione, recitando il ruolo del terzo incomodo. Meritano rispetto. Si chiamano Orgoglio Taorminese e hanno dato prova di avere orgoglio sul serio.

Poi ci sono quelli che sono rimasti al fianco di Mario Bolognari anche quando alla fine di gennaio lo schieramento dell’attuale sindaco si era talmente ristretto da assomigliare ad un “deserto dei tartari”. I pretoriani e le pretoriane del professore però hanno tenuto la posizione, sono rimasti sempre fermi al loro posto e non hanno mai avuto dubbi sul sostegno leale alla ricandidatura di Bolognari, neppure quando era stata messa in discussione la ricandidatura del loro leader e hanno bloccato il tentativo di farlo ritirare. Oggi che la prospettiva si è capovolta ed è la stagione delle porte girevoli last minute, i bolognariani della prima ora assistono con una certa amarezza all’assalto alla diligenza. Ma loro, comunque vada, si meritano un plauso.

Infine c’è il fronte di Cateno De Luca, dove in inverno sono approdati, uno dopo l’altro, in tanti, troppi e – per mutuare la corretta definizione data da un politico locale – il parlamentare ha invertito la rotta, decidendo di mollare alcuni sostenitori nel Canale di Sicilia. In quello stesso momento altri deluchiani sono stati presi d’assalto: “Vieni con noi, molla anche tu De Luca“. Quelli che hanno ricevuto telefonate e pressioni, però, hanno resistito e detto “no”. Si vedrà chi ha avuto ragione e chi torto. Nel frattempo, i veri deluchiani non si sono fatti trascinare dalla burrasca delle liste e sono ancora oggi sulla barca cateniana perché loro al progetto del parlamentare ci credono davvero.

Tre storie diverse, tre mondi che non si incontreranno (almeno non il 28 e 29 maggio) ma un unico comune denominatore: quello della coerenza, che a Taormina di questi tempi è diventata merce sempre più rara.

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