La pandemia è ormai alle spalle, il mondo ha ripreso a viaggiare e la corsa del turismo spinge i conti di Alpitour World, l’unico grande gruppo nazionale del turismo e uno dei maggiori in Europa. Il Cda di Alpitour World – come riporta Daniela Polizzi sul Corriere della Sera – ha dato il via libera ai conti, chiusi a ottobre dello scorso anno con un fatturato a 2 miliardi, un margine operativo lordo raddoppiato a 141 milioni dal 2019 e l’utile netto pari a 53 milioni. Numeri frutto del ritorno dei flussi turistici, con alcune mete ancora chiuse tra il 2021 e il 2022, ma anche della riorganizzazione del gruppo avviata nel 2019 con la semplificazione della struttura societaria e del marchio. «Abbiamo fatto le scelte giuste e liberato risorse per gli investimenti», dice il ceo Gabriele Burgio.
Alpitour World ha, infatti, investito quasi 100 milioni tra hotel, aerei e tecnologia. Il perimetro include il tour operating con 5 brand, il cui fatturato è cresciuto del 56% rispetto al 2022, i 15 aerei della compagnia Neos, la cui flotta sarà ampliata a 19 velivoli nel corso dell’anno (oltre 150 le tratte coperte, 2,3 milioni di passeggeri nel 2023), 2.400 agenzie di viaggi e infine i 26 alberghi (VOIhotels e VRetreats).
Il gruppo Alpitour World – rimarca TN24 – può vantare a Taormina la presenza di due hotel di alto livello dell’ospitalità internazionale, tra le più apprezzate strutture dei visitatori provenienti da tutto il mondo: Mazzarò Sea Palace (sovrinteso dall’hotel manager Marilena Calabrò) e Atlantis Bay (guidato dall’hotel manager Melissa Noce). I due hotel di lusso – entrambi della collezione VRetreats, brand di hotellerie di VOIhotels – da un management molto apprezzato, hanno conseguito importanti risultati nel 2023, confermandosi al top nel panorama dell’offerta ricettiva della Perla dello Ionio.
La divisione hôtellerie di Alpitour World cresce e proprio Taormina è una delle realtà in Italia che sta dando le maggiori soddisfazioni al colosso dell’ospitalità. I risultati e la proposta all’utenza sono in linea con la mission del brand VRetreats, che intende essere una filosofia, un approccio al business che guarda con attenzione ai particolari e alle esigenze della clientela, anteponendo la qualità dell’offerta alla logica dei numeri.
Intanto, come detto, Alpitour World archivia un 2023 di grande livello per il gruppo. «L’affluenza incoming – ha rimarcato il ceo Gabriele Burgio, come riporta il Corriere della Sera – è stata forte da Stati Uniti, Canada e Brasile che hanno sostituito quella da Russia ed Europa dell’Est», aggiunge Burgio che già parla di un primo trimestre ‘23-24 sopra il budget. A perimetro costante, Alpitour World chiuderebbe il fatturato dello scorso esercizio a quota 2,3 miliardi ma durante il 2023 il gruppo ha ceduto la divisione di prenotazioni al gruppo indiano Tbo. Un’operazione decisa perché ormai questo settore è molto concentrato a livello globale e vede sul mercato colossi come Expedia e Booking.