Cinema italiano in lutto. È morto all’età di 74 anni Mauro Di Francesco, volto simbolo del cinema Anni Ottanta ed in particolare della commedia all’italiana. Di Francesco si è spento la scorsa notte in ospedale, dove era ricoverato da un mese per alcune complicazioni di salute. In passato, 20 anni fa aveva subito un trapianto al fegato.
Nato a Milano nel 1951, Di Francesco era diventato popolare grazie a film cult come Sapore di Mare. Con la sua comicità genuina e il sorriso malinconico, aveva conquistato il pubblico diventando uno dei volti più iconici di quella stagione del cinema italiano.
Figlio di una sarta e di un direttore di palcoscenico teatrale, inizia a recitare sin da ragazzino: nel 1966 entrò a far parte della compagnia di Giorgio Strehler accanto a Valentina Cortese. Nel 1968, a soli 17 anni, recitò nello sceneggiato a puntate trasmesso dalla Rai La freccia nera, interpretando il ruolo del giovane Robby. Negli Anni Settanta si dedicò al cabaret in coppia con Livia Cerini, per poi entrare nel Gruppo Repellente, ideato da Enzo Jannacci e Beppe Viola, assieme a Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Giorgio Faletti, Giorgio Porcaro ed Ernst Thole. Fu l’inizio del suo periodo di successo.
Ha preso parte, da lì, a numerose commedie cult degli Anni Ottanta: soprattutto l’iconico film Sapore di mare 2 – Un anno dopo; ma anche Yesterday – Vacanze al mare; Ferragosto OK e più tardi nei due Abbronzatissimi. Nel 2012 ha partecipato, inoltre, alla commedia Vengo a prenderti stasera con Ninì Salerno, che vedeva l’esordio di Diego Abatantuono come regista teatrale.
Aveva smesso di fare l’attore ed era andato a vivere in Toscana ma non aveva perso la sua immensa simpatia e la battuta sempre pronta. «Mi hanno cercato tanti, avrò detto almeno venti no. Mi muoverei soltanto se mi chiamassero Sorrentino o Tornatore, Pupi Avati magari Quentin Tarantino. Allora ci ripenserei…».



