Il Tribunale di Ancona ha condannato a tre anni di carcere un medico pesarese, 60 anni, per omicidio colposo, con interdizione dalla professione per cinque anni. L’uomo aveva curato con rimedi omeopatici un bambino di 7 anni, morto nel 2017, per una otite batterica bilaterale.
Il bambino perse la vita in ospedale, dove era arrivato tre giorni prima in gravissime condizioni ed era poi stato dichiarato clinicamente morto. I familiari, su consiglio del medico, lo avevano trattato solo con l’omeopatia. Il dottore, medico di fiducia della famiglia, già da tempo, secondo l’accusa, aveva consigliato ai genitori di non portare il piccolo in ospedale perché febbre alta e vomito erano tutti “sintomi normali” che avevano sviluppato anche altri pazienti.
Il medico, a quanto pare, era stato contattato ripetutamente dai familiari del bambino, sia telefonicamente che via whatsapp, tuttavia avrebbe “sottostimato il quadro clinico che indicava una infezione di elevata gravità”, trascurando i sintomi della sua “evoluzione ascessuale”, prescrivendo inoltre una terapia esclusivamente a base di medicinali omeopatici, senza terapie antibiotiche.