TAORMINA – Tra gli artisti presenti all’inaugurazione dell’atelier Art Leone a Taormina, il “Re” delle ceramiche: il maestro ceramista Nicolò Giuliano
Artista di riconosciuta fama internazionale che ha dato lustro alla Sicilia nel mondo, Giuliano ha catturato l’attenzione del pubblico con le sue opere intense e vibranti, che uniscono la forza della forma alla vivacità cromatica. Un’arte capace di sedurre lo sguardo e, al tempo stesso, toccare corde profonde.
La storia di Nicolò Giuliano comincia prestissimo, come racconta lui stesso a TN24:
“Avevo cinque anni quando, durante una festa, vidi un camioncino rosso e chiesi a mia madre di comprarmelo. Lei mi spiegò che i soldi bastavano appena per le cose necessarie. Abitavamo a Santo Stefano di Camastra, proprio di fronte a una bottega di ceramica. Mi diedero un pezzo di argilla, e io modellai il mio camioncino. Quando mia madre lo vide, intuì che avevo un dono, e mi mandò a imparare in una bottega”.

Da allora, una vita interamente consacrata alla ceramica, ma sempre con lo sguardo rivolto con una visione lungimirante oltre i confini della tecnica. Ambasciatore della bellezza siciliana nel mondo e sapiente interprete dell’arte che declina emozioni, Giuliano continua a sorprendere. Al recente Salone Internazionale di Milano ha presentato un’imponente scultura: un ulivo alto 3,60 metri, mai realizzato prima in ceramica di tali dimensioni. Un’opera monumentale, simbolo di pace e speranza.
Intenso e speciale il rapporto tra il maestro Giuliano e i suoi tanti clienti: “Se penso alla mia storia artistica devo ringraziare anche tutti i miei clienti, senza i loro consigli e i loro stimoli non avrei raggiunto certi obbiettivi. Bisogna essere sempre positivi, mai pensare in negativo, altrimenti non si possono realizzare bellezze”.
E Giuliano non si ferma qui. Tra i progetti futuri, uno dei più ambiziosi è in fase di realizzazione: un’installazione di 90 metri quadrati per il Museo del Presente, che sarà inaugurato il 23 maggio a Palermo.
“Realizzerò il Mar Tirreno,” ci racconta, “quel mare che è teatro di tragedie invisibili: mafie, traffici, innocenti che muoiono accanto ai calamari. Sarà un mare vivo, pieno di tonni, piovre, ogni tipo di pesce. Un’opera che denuncia, ma anche che invita alla riflessione“.
Nicolò Giuliano, con la sua anima gentile, la sua innata signorilità ed il segno dell’argilla nelle mani, ci ricorda che l’arte non è solo bellezza, ma anche memoria, identità e impegno civile. A Taormina, la sua ceramica non ha solo decorato una galleria: ha lasciato un segno straordinario. GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA AL MAESTRO NICOLO’ GIULIANO