TAORMINA – “Taormina ha bisogno del sindaco, non di un sindaco qualsiasi come quelli che l’hanno ridotta al dissesto. Ci sono stati grandi errori, come dice anche la Corte dei Conti, che hanno riguardato gli ultimi 20 anni di mala-gestio. La città ora ha bisogno di una figura sganciata da certe logiche, che in modo trasversale l’hanno ridotta in tutti questi anni in queste condizioni”. Lo ha dichiarato Cateno De Luca, in un’intervista a Radio Taormina.
“Io sono il sindaco Cateno De Luca – ha detto il deputato regionale – e con tutto il rispetto non posso essere paragonato ad altri tipi di esperienze, soprattutto a quelle che hanno contribuito a far fallire Taormina. Vedere Taormina ridotta al dissesto è una cosa che fa piangere il cuore. I miei contendenti hanno contribuito nel tempo a far fallire Taormina ma sono incorreggibili e si ripropongono, nonostante uno sia stato già sindaco per 15 anni mentre l’altro è in Consiglio comunale da 16 anni. Chi mi sta appoggiando ha già fatto un passo di lato per dare spazio oggi a chi può dare una marcia in più a Taormina. A chi ha avuto responsabilità amministrative dico di fare un passo indietro. L’amore per Taormina richiederebbe questo gesto. Io posso anche dare spazio agli altri due candidati, vengo in pace. Dico a Bolognari e anche a D’Aveni che li potrei accogliere per lavorare tutti nell’interesse di Taormina e dei taorminesi
Cosa farà De Luca, se dovesse essere eletto sindaco di Taormina, nei primi 120 giorni? “C’è un adempimento di legge che è la relazione di inizio mandato che è una radiografia, che non soltanto concerne l’aspetto contabile rispetto ad un’analisi che il sindaco deve fare nei confronti della Corte dei Conti, ma è anche una classica apertura dei cassetti per capire cosa eredita un nuovo sindaco. Quindi, De Luca sindaco, per prima cosa farà una radiografia sulle situazioni ereditate per mettere un formale spartiacque e quella relazione sarà discussa in Consiglio comunale. Il primo provvedimento sarà la riorganizzazione degli uffici e dei servizi. In una comunità, come dicono a Oxford, “u pisci feti da testa” e la testa di una comunità è il palazzo municipale”.
Poi l’affondo verso la politica regionale che da anni ormai è andata alla conquista della Perla dello Ionio: “A Taormina c’è stato uno stupro politico. Taormina è diventata un pisciatoio di logiche palermitane e catanesi. Sull’ospedale c’è stato il depotenziamento in favore di altri ospedali. I sindaci e quelli che si vogliono incatenare dov’erano in questi anni?”.
De Luca ha anche rimarcato la volontà di puntare sulle frazioni di Taormina. “Le frazioni sono elemento strategico di valorizzazione della vivibilità urbana. Ci sono ampi spazi dove poter realizzare i nuovi servizi che vanno creati. Ho sempre valorizzato le periferie che sono poi fondamentali anche per decongestionare il centro, che è saturo e che ha delle strutture chiuse e inutilizzate da anni, come la piscina comunale”.