HomeSiciliaTrovati due bossoli vicino all'hotel dove era atteso Giuseppe Antoci

Trovati due bossoli vicino all’hotel dove era atteso Giuseppe Antoci

Due bossoli sono stati trovati da personale della Polizia di Stato e della scorta di Giuseppe Antoci, ex presidente del parco dei Nebrodi e presidente onorario della fondazione Antonino Caponnetto, nei pressi dell’hotel a Bologna dove l’uomo soggiornava, per partecipare a un incontro alla Scuola di Pace di Montesole di Marzabotto. Antoci era scampato ad un attentato da parte della mafia il 18 maggio del 2016.

Il rinvenimento è avvenuto ieri pomeriggio, nel corso delle verifiche di sicurezza personali previste per Antoci e i suoi familiari in seguito alle minacce di morte che ha ricevuto per avere smantellato il sistema delle truffe sui fondi europei con cui la mafia si arricchiva.
Ispezionando e bonificando l’area intorno all’hotel, gli agenti della scorta hanno notato a terra i due bossoli, a una ventina di metri di distanza dall’ingresso. Si trattava, a quanto si apprende, di bossoli a salve un po’ arrugginiti.
Tuttavia, si è data attuazione ai protocolli di sicurezza previsti in queste circostanze e, d’intesa con l’interessato, Giuseppe Antoci è stato spostato da quella struttura e fatto alloggiare in un altro albergo cittadino.

Antoci era arrivato dalla Sicilia per partecipare, a Marzabotto, al Festival delle Memorie Civili e Ambientali, località coinvolta nell’operazione Nebrodi attraverso la quale si scoprí che un pezzo di quella terra risultava inserita nei fascicoli aziendali delle cosche mafiose che lucravano milioni di Euro di Fondi Europei per l’Agricoltura. Da quell’operazione della Dda di Messina, dei Carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza, che portó agli arresti di 101 persone e al sequestro di 150 aziende agricole per mafia, scaturì il Maxiprocesso Nebrodi che, lo scorso 31 ottobre, inflisse condanne per più di sei secoli di carcere ai clan dei batanesi.

“Ero a Bologna per un altro evento pubblico a Marzabotto (dove c’era tra l’altro un terreno nelle mani dei ‘batanesi’) scoperto nell’operazione Nebrodi. Mi hanno fatto trovare due bossoli a terra, a fianco dell’ingresso dell’hotel. Messi là, in bella vista. Mi hanno spostato dall’hotel e mi hanno fanno dormire questa notte dentro la caserma dei carabinieri”. Sono un uomo normale, un po’ di paura c’è, soprattutto per le mie figlie – ha etto all’Agi Antoci – il mio dolore più grande è per la tensione che vivono queste ragazze da cosi’ tanti anni. Ma perdono tempo. Non gliela diamo vinta. Non posso dargliela vinta. Da quegli uomini è giunto un nuovo messaggio: ‘Sappiamo dove sei e cosa fai, come ti muovi’… questi non mollano, ma non molliamo neppure noi. Siamo più di loro e siamo determinati”.

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