HomeAttualità e CronacaTronchet: "Viviamo di turismo ma cosa si sta facendo per gli stagionali?"

Tronchet: “Viviamo di turismo ma cosa si sta facendo per gli stagionali?”

TAORMINA – La questione del lavoro stagionale si conferma un nervo scoperto nel territorio di Taormina, come anche a Giardini Naxos e Letojanni e nell’intero comprensorio del primo polo turistico siciliano e una riflessione sul tema – per TN24 – arriva da Eddy Tronchet, nota guida turistica e presidente dell’Associazione “Patrimonio Sicilia”.

“La vicenda del bar/caffetteria al Teatro Antico di Taormina, dei quali incassi ed introiti ben pochi spiccioli rimangono in loco – spiega Tronchet -, mi porta ad una considerazione che riguarda i lavoratori del settore turistico impiegati a Taormina. La Città di Taormina vive di turismo all’incirca 7 mesi l’anno, per i lavoratori stagionali spesso quei sette mesi possono ridursi ulteriormente. Sento da più parti un malessere crescente che colpisce il lavoratore stagionale e che giustamente lamenta una serie di problematiche spesso sottovalutate. Innanzitutto appare l’inadeguatezza di strumenti di sostegno come la Naspi che dovrebbe essere rafforzata e caratterizzata nello specifico per il settore turistico. Gli ultimi due anni di pandemia dovrebbero averci chiarito le carenze del sistema e la fragilità del turismo internazionale quando eventi traumatici si ripercuotono sulle società. I lavoratori del settore sono il primo anello debole della catena con conseguenze gravissime in merito alle ore lavorative effettuate durante la stagione estiva e gli emolumenti sostitutivi. Nessuno è in grado di mantenere una famiglia avendo percepito alcuni mesi di stipendio medio/basso e ricevendo dei sussidi sproporzionati alle esigenze economiche attuali. Con la Naspi rimangono almeno tre mesi dell’anno, per una stagione normale, non retribuiti che rappresentano un tempo di difficoltà e di tribolazione per il lavoratore e la sua famiglia”.

“Un altro aspetto inquietante riguarda il contratto di lavoro. Mai come quest’anno mi sono giunte testimonianze di contratti di lavoro solo parzialmente rispettati in quanto le ore lavorative effettive non corrispondono alla retribuzione in busta paga. Riposi non goduti, straordinari e quant’altro neanche lontanamente menzionati. Inoltre sento parlare troppo spesso per dubitare della loro veridicità di contratti alberghieri rinnovabili ad un mese! Queste sono condizioni capestro che provocheranno un’inevitabile emorragia dei nostri lavoratori migliori, quelli che si sono qualificati nel corso di lunghi anni e la cui esperienza nel campo turistico è semplicemente insostituibile! Il rapporto con la clientela turistica straniera, a tutti i livelli professionali, è imperniato su alcuni standard base che sono di rilevante significato. Dalle buone maniere alle conoscenze linguistiche, dalla perizia professionale alla capacità di risolvere situazioni impreviste. Tutto ciò richiede tempo, apprendistato, organizzazione sociale, impegno delle istituzioni ad ogni livello”.

“E la nostra città, a che punto è? Ci stiamo preparando ad affrontare le sfide impellenti che il mercato di questi prossimi anni proporrà? Quali sono le strategie messe in atto per addivenire a soluzioni condivise e migliorabili per creare un sistema strutturale efficiente che garantisca piena occupazione e soddisfazione salariale? Come ci stiamo attrezzando e quali strategie di mercato vogliamo attuare per colmare definitivamente quei lunghi mesi invernali di stasi e di riposo forzato ? Sono temi che vanno affrontati con urgenza, subito e ora. Altri mercati e altre piazze turistiche hanno lavorato più e meglio di noi e si troveranno avvantaggiate nel momento di adattare i propri sistemi e offerte alla clientela futura. Quindi l’impegno per sostenere la classe lavoratrice del settore turistico a Taormina non può prescindere da una seria ed attenta valutazione di tutte le problematiche in atto e della loro risoluzione a brevissimo termine. I sindacati ce lo insegnano ed è nostro preciso dovere ascoltarli. Taormina gode ancora di un’ottima fama. Molti alberghi e strutture ricettive risultano tra i migliori della Sicilia per qualità di servizi, di accoglienza e di organizzazione. Questi risultati sono dovuti anche all’eccellenza e alla preparazione del personale impiegato. Non andrebbe dimenticato quando si chiudono le buste paga e si stringe la mano al lavoratore per onorare un contratto giusto ed equo”.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.