TAORMINA – Proseguono le notifiche di atti da parte della società incaricata per il recupero crediti, mediante riscossione coattiva, dei tributi non pagati a Taormina negli anni scorsi. Sono state predisposte dagli uffici quasi 300 notifiche (291 per esattezza) inerenti, nello specifico, Imu e Tari.
La Commissione Liquidatoria nominata lo scorso ottobre dal Presidente della Repubblica ha concesso l’opportunità ai contribuenti debitori versi l’ente di regolarizzare la propria posizione mediante dei piani di rateizzazione. Si tratta dell’ultima chance a disposizione di chi risulta avere delle esposizioni sul mancato pagamento dei tributi verso l’ente comunale. L’attività in corso di recupero dei tributi non versati al Comune, sovrintesa dalla Commissione Liquidatoria, riguarda il periodo che va sino al 31 dicembre 2020. La Commissione Straordinaria si sta occupando, ricordiamo, dei crediti dell’ente ma anche dei debiti della casa municipale.
La società di recupero crediti incaricata dal Comune – la Sogert Spa – è stata chiamata a recuperare circa 6 milioni di euro. Le notifiche in partenza riguardano l’Imu emessa nel 2018 e 2019, relativamente ad anni d’imposta che vanno dal 2012 al 2017 per un importo complessivo di 5 milioni 740 mila euro. E c’è poi la Tari emessa nel 2018-2019, per gli anni d’imposta 2015-2016-2017 per un importo complessivo di 321 mila 993 euro.
Chi non approfitterà di questa ultima opportunità per porre rimedio alle proprie morosità verso il Comune di Taormina, andrà incontro al blocco del conto in banca ed al pignoramento presso terzi dei propri beni.
