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Tiziana Rocca, atto secondo: la regina degli eventi è l’unica che può rilanciare il Taormina Film Fest

TAORMINA – Il 13 febbraio scorso è arrivato l’annuncio del ritorno a Taormina, alla guida del Taormina Film Fest, di Tiziana Rocca. Dopo otto anni sarà nuovamente lei la direttrice artistica del festival del cinema, con la 71/ma edizione in programma dal 10 al 14 giugno.

Il ritorno di Tiziana Rocca è un lampo di luce nella lunga fase di difficoltà che sta vivendo la Fondazione Taormina Arte, uno scossone di speranza per provare a rialzare l’asticella di un evento che si presenterà ai nastri di partenza della 71/ma edizione come un vero e proprio bivio, dopo recenti stagioni in cui la rassegna è finita dentro il tunnel di una crisi d’identità e di visibilità, ha perso smalto e visibilità, e soprattutto ha fatto passi indietro preoccupanti rispetto all’avanzata altrui, nel circuito internazionale dei festival.

Non si potrà chiedere la luna, non quest’anno almeno a Tiziana Rocca, chiamata a far ripartire da zero il Taormina Film Fest, a rifondarlo. La regina degli eventi il contesto lo conosce bene, l’evento lo ha già diretto con abilità per cinque edizioni, in un lustro di successo in cui non si era limitata a fare l’elegante “padrona di casa” e a far arrivare una parata di stelle del jet set mondiale a Taormina. Sull’onda di una carriera che l’ha vista consacrarsi tra le più apprezzate Event&Communication Manager, ha convinto una lunga serie di aziende a diventare partner del festival e a sostenerlo, occupandosi lei di finanziare e auto-produrre tutto l’evento. Soprattutto ha fatto un lavoro prezioso di immagine sul festival, al di là del copione last second delle giornate in cui va in scena la manifestazione.

Donna capace e preparata, stakanovista meticolosa nella sua professione e lucida nella visione organizzativa, una specialista degli appuntamenti di alto livello, con una determinazione fuori dal comune e un bagaglio di primo piano di conoscenze nel mondo del cinema e dello spettacolo. Una donna che sa tenere in equilibrio la forma e la sostanza, lo stile e l’attitudine, con una straordinaria abilità nel tessere rapporti che contano, Rocca nei suoi anni alla direzione del Tao Film Fest non ha perimetrato il suo ruolo a una mera ribalta autocelebrativa a scadenza settimanale. Ha avuto il merito di fare quello che altri non hanno capito di dover fare: vivere il festival nell’arco di tutto l’anno, interpretare la posizione di general director al di là dei giorni del red carpet. I suoi “nemici” diranno in seguito che aveva “esondato” o “personalizzato” l’evento, in realtà aveva sopperito con la forza della sua immagine e la qualità e credibilità delle sue public relations ai limiti oggettivi di una politica che ha ristretto il festival nei vecchi confini dei 5-6 giorni di red carpet, immaginando che oggi tutto debba nascere e finire lì. Ma i tempi sono cambiati.

Rocca ha tolto le catene temporali e geografiche a una storia importante, che va celebrata cercando di rinverdirne i fasti, non sedendosi sugli allori stantii e impolverati di un glorioso passato. Il prestigio esige una nuova trama, cinema ed entertainment vivono tutta un’altra epoca e ancor di più il discorso vale per il glamour e per l’approccio alle stelle dello spettacolo. E lei, nel suo quinquennio taorminese ha mantenuto in alto il brand, riuscendo a far rimanere il Tao Film Fest al centro dell’attenzione, anche attraverso i vari impegni, gli eventi e i riconoscimenti che non le sono mai mancati. Proprio nei giorni scorsi Rocca è stata tra i protagonisti dei Screen Actors Guild (SAGAwards a Los Angeles, cerimonia che ogni anno premia le migliori interpretazioni di cinema e serie tv. E l’occasione è stata propizia per lavorare ad alcune intese per il Tao Film Fest 2025.

“Full package” direbbero gli inglesi, puntare su Tiziana Rocca significa mettere in conto che porti a casa il pacchetto completo di un’artista che non si ferma mai, esigente con se stessa prima ancora che con gli altri, una personalità forte, che però spesso ha fatto da scudo alle carenze, i limiti e i controsensi altrui. Lei ci mette la faccia e il suo know-how, con il temperamento vulcanico di chi non ama ingerenze nel suo lavoro ma che poi si rivela una garanzia di fronte alle difficoltà. Una manager a cui puoi affidare ad occhi chiusi un evento e sai che non deluderà le attese.

Non si è lasciata impressionare dalle difficoltà quando si è messa al “timone” del Taormina Film Festival nella sua prima epoca in terra siciliana, e non si è tirata indietro neanche stavolta. Ha accettato di tornare, prendendo in mano un festival in cui l’annuncio della sua nomina è arrivato soltanto il 13 febbraio e l’evento inizierà il 10 giugno. Una sfida ad alto rischio, una di quelle mission impossible di fronte alle quali in tanti si sarebbero tirati indietro o perlomeno avrebbero esitato. Ma Tiziana Rocca non è mai stata una che si scompone o si preoccupa della portata dell’impresa che la aspetta. Quattro mesi per confezionare un programma all’altezza, ma soprattutto poco più di 100 giorni per andare oltre e dare vita ad un rilancio in grande stile del festival. Roba da dire “no, grazie”.

E invece rieccola Tiziana Rocca, che torna a Taormina e si riprende la scena più motivata che mai. Non è una semplice sfida, la sua è anche l’inconfessabile appuntamento con una rivincita personale. Perché, a dispetto dei risultati di indiscusso rilievo che aveva ottenuto alla guida del festival a Taormina, poi non era stata riconfermata. Si sa che Taormina molto spesso si rivela terra “amara” e “ingrata”, che dimentica in fretta quel che hai fatto di buono ieri e non sa trattenere né valorizzare quelli che riescono ad esaltare le cose buone del territorio.

L’artista di origini napoletane, che vive a Roma, ha lasciato Taormina nel 2017 e da lì si è inventata un evento in Sardegna, il Filming Italy Sardegna Festival. “Ma cosa va a fare in Sardegna?”, qualcuno disse non senza ironia, profetizzandone il flop. Il risultato? Un successo, un’altra parata di stelle e un evento che è subito diventato importante, credibile agli occhi della critica e ambito dagli addetti ai lavori. Tanto per cambiare.

Ma certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano, cantava Venditti, ed evidentemente la storia tra Taormina e Tiziana Rocca non era finita. I due si sono guardati da lontano e adesso si ritrovano.

Non passano inosservate le parole di Rocca sul suo ritorno a Taormina: “È con grande emozione e un senso di profonda gratitudine che torno a ricoprire il ruolo di direttrice artistica di questo festival che, per me, ha sempre avuto un posto speciale nel cuore”. A dispetto di un lungo curriculum professionale che fa impressione, Taormina, insomma, non è una “bandierina” ma un luogo del cuore per Tiziana Rocca, che non nasconde il suo volto umano e torna qui con la voglia di far bene. La regina torna e declina quello che sembra essere il suo vero segreto: dopo 25 anni di carriera e 14 anni da protagonista al vertice di importanti festival in Italia e all’estero, ha ancora la passione del primo giorno, una voglia di far bene e una spinta motivazionale che difficilmente si incontrano nello spettacolo.

“L’edizione 2025 vedrà la selezione di film di qualità, l’individuazione di una giuria di primissimo livello e il ritorno a Taormina delle grandi major nazionali e internazionali“, è la promessa di Tiziana Rocca.

“Il festival lo riporterò in alto col concorso e con le star”. La via è tracciata. Non è poi così difficile immaginare che anche stavolta la regina degli eventi, ormai specialista dei festival, riuscirà a dimostrarsi la donna della provvidenza. Il “segreto del successo” è il mood di un suo libro, un manuale che ha fatto diventare la stella polare dei suoi successi. Tiziana Rocca is back, il secondo capitolo della storia è l’elettroshock giusto per rilanciare il Tao Film Fest.

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