TAORMINA – Ma il Servizio Turistico Regionale – Ufficio di Taormina che fine ha fatto? Nessuno se ne parla e tutti se ne infischiano, eppure è sempre più un paradosso che nella capitale del turismo siciliano non ci sia un ufficio turistico, perlomeno lo sportello informazioni per i turisti. La cosa farebbe quasi ridere se non facesse piangere. E’ un pò come preoccuparsi di andare al Teatro Antico con un bel frac per una serata di gala senza indossare le mutande sotto i pantaloni.
La Regione Siciliana su Taormina ha ormai perimetrato la sua presenza su quei due tre mesi estivi in cui il governo regionale va a fare un pò di passerella al Teatro Antico, si prende la scena, si concede due foto, quattro selfie e ha piena licenza in casa altrui di dispensare un paio di annunci e fesserie galoppanti, a contorno di un paio di festival ed eventi che Palermo finanzia e di cui ha ormai ha le chiavi. Tutto il resto è l’arte perfetta del cosi non va.
Il Servizio Turistico, ricordiamo, ha abbandonato Taormina nell’ottobre 2019 per essere spostato in via provvisoria (da quattro anni!) a Giardini Naxos, quando venne chiuso Palazzo Corvaja per lavori (tra l’altro poi iniziati nel 2021). Sul finire della passata legislatura c’era stata un’intesa di massima tra Comune di Taormina e Assessorato al Turismo per trasferire almeno la parte di info point del STR nell’ex ufficio commercio di Corso Umberto, per intenderci dove c’era un bar ed è intervenuto lo sfratto da parte del Comune. Ma neanche quella iniziativa si è poi concretizzata. Anzi pare, adesso, che nei locali dell’ex bar verrà collocato l’Ufficio Tributi per l’operazione anti-morosi.
Acclarato che il Servizio Turistico non tornerà più al Palazzo Corvaja, a Taormina questa è la quarta estate consecutiva in cui la località turistica principale della Sicilia, dove arriva oltre Un milione di turisti da tutto il mondo, non offre nel proprio territorio comunale un ufficio per le informazioni turistiche.
Nelle recenti settimane la Regione Siciliana ha sbandierato l’avviata procedura di soppressione di dieci Aziende Turismo (tra cui l’allora Ast di Giardini Naxos). Una sforbiciata ai cosiddetti enti inutili che in verità erano già defunti da tempo e ai quali ora, con diversi anni di ritardo sarà fatto il funerale. Amen. Una non notizia, insomma, da catalogare con un “chi se ne frega”. Ma sul ritorno auspicabile del Servizio Turistico a Taormina, riguardo il quale anche un bambino delle elementari coglierebbe il senso e l’utilità, c’è invece il silenzio più totale.
La Regione Siciliana che spende e spande migliaia e migliaia di euro per festival, eventi autoreferenziali, e che sostiene manifestazioni che non portano mezzo turista nel territorio di Taormina, non si premura di impegnare qualche spicciolo, individuare un immobile anche privato e pagare un canone di affitto per dare alla Città di Taormina e ai turisti uno straccio di Ufficio del Turismo. Farebbe bene anche l’attuale Amministrazione di Taormina ad interessarsi della vicenda, ad affrettarsi a discuterne con la Regione Siciliana e a fare la sua parte attivamente affinché si riesca a trovare una soluzione risolutiva. Altrimenti c’è da arrossire di vergogna continuando con il triste rito quotidiano dei turisti che arrivano e chiedono dove sia l’ufficio del turismo e la risposta è: “Non c’è, telefonate a queste numero”. Dove? Al Servizio Turistico esiliato a Giardini Naxos.