HomePoliticaTaormina 2023: la stretta sui sindaci inguaia i "soliti" noti

Taormina 2023: la stretta sui sindaci inguaia i “soliti” noti

TAORMINA – L’accelerazione in arrivo (che, non a caso, vi abbiamo anticipato nelle scorse ore) sulle candidature a sindaco per le Comunali 2023 a Taormina cambia lo scenario politico, allontana la prospettiva della tradizionale contesa dell’ultimo momento e – di conseguenza – rischia di mettere in seria difficoltà alcuni personaggi della politica taorminese. Si complicano i piani di quelli che sin dalla notte dei tempi cercano di aggrapparsi al carro vincente con accordi last minute e che magari in passato sono stati anche decisivi con la forza reale di numeri che spostavano la bilancia da una parte o dall’altra. Bei tempi ora cambiati.

Di certo c’è che nell’agone politico taorminese c’è chi non può permettersi di restare per altri cinque anni fuori da tutto: il richiamo della foresta è ineludibile e lo si è già visto in ottica Regionali (e Nazionali).

La strategia alle porte, in qualche caso, è quella abbastanza trita del provare a coinvolgere i cittadini, prenderli elegantemente per il sedere in modalità 2.0 sui (soliti) temi irrisolti, per poi salutarli il giorno dopo delle elezioni. E’ un gioco però che ha fatto il suo tempo e che anche i bambini di due anni hanno capito. Fa riflettere – in modo anche poco rispettoso della gente – che si possa ancora considerare il taorminese un allocco di tali livelli. Come dire: sono stato nei palazzi che contano, non ho fatto una mazza ogni volta che ho fatto parte di un’Amministrazione – o di certo non ho mai lasciato un segno indelebile – ma (ovviamente) è sempre stata tutta colpa degli altri. Però parliamone e discutiamo di quello che non va a Taormina. Voi datemi il voto e vi solleverò il mondo. Dall’alto del mio incarico (ovviamente). Ma Taormina com’è arrivata al dissesto? La città soffre tutta una serie di questioni irrisolte per colpa di chi? Le responsabilità le vogliamo attribuire solo ai sindaci mentre gli altri cos’hanno fatto? Oppure è tutta colpa del fantasma Cipollino e di Capitan Formaggino?

E allora ben vengano subito i candidati a sindaco, chiunque poi vi sia in campo da una parte e dall’altra. Perlomeno la gente avrà tempo e modo per pesare le proposte e chi ha già l’ansia di posizionarsi e magari aveva già iniziato un altro percorso (magari con un bel candidato fantoccio), invece, dovrà cambiare gioco. Stavolta senza troppi margini di manovra per tirare la corda e con pochi spazi per condizionare l’esito della partita.

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