TAORMINA – Parte la stretta finale per la scelta del candidato sindaco dell’opposizione a Taormina e al momento sembrano rivelarsi di stretta attualità, quasi “profetiche”, le dichiarazioni rilasciate nel febbraio del 2021 da Eddy Tronchet, uno degli esponenti di questo fronte politico che sta provando a compattarsi in vista delle elezioni Amministrative del 2023.
“Organizziamoci subito. O si fa un’unica lista con un unico candidato a sindaco in contrapposizione a questa Amministrazione, per provare a dare una svolta alla città, o non avrà neanche senso andare a votare. Il sistema non consente di andare ciascuno per conto suo e presentarsi alle prossime elezioni con più liste e con tre candidati come la volta scorsa“, aveva detto allora Tronchet nel tentativo di scuotere i possibili alleati per la costruzione di un’alternativa all’attuale maggioranza. E 19 mesi dopo quelle parole sono ancora attuali, con l’opposizione ancora impantanata tra antagonismi, personalismi e piccoli tatticismi Un’intesa ad oggi non c’è e l’impasse regna sovrano.
“L’ho detto e lo ripeto che bisogna incontrarsi, parlarsi e confrontarsi. La città vuole sapere chi siamo, cosa proponiamo e chi sarà il candidato. Non c’è altro tempo da perdere e non bisogna neanche distrarsi a pensare alle Regionali perché in ogni caso le decisioni le prenderemo qui”, ha ribadito Tronchet.
I prossimi giorni si preannunciano, insomma, decisamente movimentati e le trattative per individuare lo sfidante di Mario Bolognari si avvicinano al momento cruciale.
