HomeAttualità e CronacaTao Film Fest, Muller: "Taormina scelga una direzione chiara" (La Sicilia)

Tao Film Fest, Muller: “Taormina scelga una direzione chiara” (La Sicilia)

TAORMINA – A Taormina passano le edizioni dei festival ma la tendenza che si consolida in modo granitico – non soltanto per il cinema – è quella di eventi che, al netto dei programmi e dei contenuti, anche apprezzabili, vengono percepiti all’esterno per lo più come una passerella per gli addetti ai lavori.

Un’interessante intervista è stata rilasciata al quotidiano “La Sicilia”, a Maria Lombardo, da Marco Muller, direttore del Taormina Film Fest 2024, la cui 70esima edizione si è svolta dal 12 al 19 luglio scorso.

Eloquenti ed anche apprezzabili le parole di Muller che evidenzia con onestà intellettuale le dinamiche e le criticità nella programmazione delle manifestazioni a Taormina. Ecco alcuni passaggi dell’intervista pubblicata da “La Sicilia” il 21 luglio scorso: “Ci sono due tipi di festival, quelli fatti per i film, per chi li fa circolare, li va a vedere, e i festival fatti nell’interesse di chi li organizza. Sarebbe importante che Taormina scegliesse una direzione chiara”. “Sono contento dei dibattiti a fine proiezione al Palacongressi, registri gratificati e domande intelligenti, ma l’età media di quegli spettatori era 35/40 anni almeno. Sono 46 anni che fabbrico festival, è la prima volta che mi trovo davanti a una situazione dove i miei spettatori di riferimento, i giovani, non ci sono. Qui è diverso da Venezia e Roma: il primo “calamita storica”, il secondo dentro una realtà metropolitana”.

Muller

E alla domanda se rimarrà a Taormina, Muller ha risposto così: “E’ imminente il concorso per il Festival di San Sebastian, sono produttore e ho molto da fare. Decidere di rimanere qui significa lavorare in condizioni ideali a un progetto condiviso da tutti quelli che con me fabbricano il festival. Da lunedì rifletterò sull’esperienza, scriverò rapporti, documenti per futuri possibili. Vediamo quali segnali arriveranno. Per Taormina solo due volte mi è stata proposta la direzione. Quando ho avuto un faccia a faccia con Elvira Amata (assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo), ho visto in lei una personalità politica con una visione. Il rapporto col festival è nato con lei. Sarà lei a tirare le somme”.

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