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Sud chiama Nord silura il Pd Taormina: “Persa occasione per restare in silenzio”

TAORMINA – Il Partito Democratico di Taormina attacca il sindaco Cateno De Luca e arriva la replica dai toni altrettanto perentori di Sud chiama Nord, a difesa del primo cittadino e dell’Amministrazione comunale.

“Il Pd di Taormina – afferma in una nota il coordinatore comunale di Sud chiama Nord, Antonio Gullotta – ha perso ancora una volta l’occasione per rimanere in silenzio e ci da modo di ribadire, quando raccontato stranamente dalla stampa, e cioè che Cateno De Luca ha confermato la leadership dei partiti d’opzione essendo il più votato e la lista Libertà ha confermato la propria leadership in tutta la provincia di Messina, città compresa. Adesso leggiamo invece il tentativo di analisi del voto da parte del locale circolo del PD che a quanto pare non ha ancora elaborato la propria sonora sconfitta dello scorso anno e tenta adesso di distogliere l’attenzione dal loro deludente risultato. Paragonare forzatamente il dato del voto per le europee con quello delle elezioni comunali denota una profonda ignoranza politica e malafede. Si cerca di voler interpretare negativamente un dato che invece a fronte di un astensionismo significativo non ha fatto altro che confermare l’apprezzamento per l’operato dell’Amministrazione De Luca da parte della città”.

“Libertà ha ottenuto 1.267 preferenze pari al 37,43 del consenso. Il PD ha ottenuto 388 preferenze pari all’11,46% – continua Gullotta -. Nel rispetto assoluto dei cittadini che hanno votato Pd ma chiediamo al coordinatore comunale, Filippo Patanè davvero parli di risultato deludente riferendosi a Cateno De Luca e alla lista Libertà? O parlava del Pd? Quel Pd che ha determinato il dissesto finanziario del comune? Quel Pd che per decenni ha gestito l’ente come un bancomat?”.

Poi l’affondo finale. “Patanè – conclude Gullotta – potrebbe spiegarci ad esempio da presidente della commissione di gara per l’affidamento del Palacongressi quali criteri aveva tenuto in considerazione dal momento che un tribunale ha chiarito che non andava affidato alla società che se lo era aggiudicato. Il cavaliere straniero non solo ha già salvato Taormina tirandola fuori dal dissesto finanziario in tempi record, ma ha anche dimostrato di risolvere questioni ataviche che non erano mai state affrontate”.

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