HomeTurismo & LifestyleStatuto cala il poker in Sardegna e prepara un'altra mossa a Taormina

Statuto cala il poker in Sardegna e prepara un’altra mossa a Taormina

TAORMINA – E’ decisamente un momento d’oro per l’immobiliarista Giuseppe Statuto. Diventa realtà l’operazione per un nuovo resort in Costa Smeralda, la sua holding investe sulla Sardegna ma continua a muoversi anche in Sicilia. Statuto, infatti, non ha intenzione di fermarsi al capolavoro compiuto con la resurrezione del San Domenico Palace di Taormina, ora targato Four Seasons.

Mandarin Oriental ha scelto la Sardegna per la sua quarta struttura italiana, un resort con 83 stanze e suite, con apertura prevista nel 2026 e lo sviluppo sarà seguito proprio dal Gruppo Statuto, attivo nel settore del Real Estate e specializzato in progetti di ospitalità.

L’hotel offrirà 83 stanze e suite. I cinque diversi ristoranti e bar invoglieranno gli ospiti con la loro variegata proposta culinaria, mentre la Spa at Mandarin Oriental proporrà le multi-premiate esperienze benessere del gruppo in un santuario di serenità. Vicino a Porto Cervo, con le sue boutique, gallerie, ristoranti e il celebre Yacht Club, Mandarin Oriental, Porto Cervo sorgerà in una delle zone più eleganti della Costa Smeralda, a soli 30 minuti d’auto dall’aeroporto di Olbia.

“Siamo lieti di lavorare ancora con Mandarin Oriental, e non vediamo l’ora di realizzare un resort eccezionale capace di offrire una nuova proposta di alta ospitalità in questo angolo speciale di Sardegna”, ha aggiunto Statuto. proprietario del Gruppo Statuto.

Attenzione, però, perchè come detto Statuto non si ferma ai progetti che stanno interessando in termini importanti la Sardegna e non ha perso di vista la Sicilia, che gli ha dato grandi soddisfazioni in anni recenti con il San Domenico Palace tornato a splendere e incoronato, sotto la gestione Four Seasons, “Best hotel” a Las Vegas, negli Usa.

Arrivano conferme sui piani di Statuto, che sarebbe entrato nell’ordine di idee di rilevare un’altra struttura ricettiva a Taormina e intende così ampliare il carnet di luxury hotel della propria holding. Si prospetta una mossa strategica destinata a rappresentare un altro momento di crescita per l’hotellerie della città. L’affare, secondo alcuni rumors, sarebbe ormai ai dettagli. Il proprietario del San Domenico si conferma, una volta di più, uno di quelli che hanno compreso alla perfezione le grandi potenzialità del Sud. Nel caso di Taormina va dato merito al “patron” del San Domenico di aver fatto scelte di ampia valenza come quella di Four Seasons, rivelatesi vincenti in ambito aziendali ma poi trainanti e determinanti per alzare il livello complessivo della qualità dell’offerta turistica in città.

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