HomeAttualità e CronacaSpina fenomeno vero: l'Italia si innamora del golden boy di Taormina

Spina fenomeno vero: l’Italia si innamora del golden boy di Taormina

TAORMINA – C’è luce nella centrifuga mediatica “usa e getta” dell’Italia dei reality e talent show italiani che sforna tanti volti ma poi ne porta avanti pochi o quasi nessuno. Tra le stelle vere o presunte che nel firmamento televisivo si illuminano e poi cadono alla velocità di meteore, il programma di Canale 5 “Io Canto Generation” inverte la tendenza e tira fuori un fenomeno vero. C’è un talento che ribalta la prospettiva e può diventare qualcuno nella new generation della musica del Bel Paese. Dalla lontana Taormina, con furore, è sbarcato a Milano un baby “marziano” di 14 anni, ha la faccia angelica del ragazzo perbene ma quando sale sul palco diventa un indemoniato, si scatena e impressiona per la facilità di canto, per le movenze trascinanti e soprattutto per la sua personalità. Si chiama Samuele Spina ma i soprannomi già si sprecano e lo hanno già ribattezzato “Samu-Elvis”, “Il molleggiato di Taormina”.

Nella penultima puntata di “Io Canto Generation” Spina ha dimostrato ancora una volta di essere un talento fuori dal comune. Vale poco o nulla se vincerà la finale del talent show, questo ragazzo ha già dato un saggio delle sue potenzialità. Ha già vinto la sfida più ardua che a questi livelli e alla sua giovane età si può vincere: è riuscito a trascinare il pubblico, ad appassionare la gente alle sue interpretazioni e a far entrare nel cuore delle persone la sua voce, le sue mosse: quel saper essere un personaggio ma con semplicità, senza gli eccessi e la spocchia di tanti suoi coetanei. Buca lo schermo, come si diceva un tempo, ma Samuele lo fa nel modo più spontaneo, non è un personaggio “costruito”. Va in scena con la faccia giusta, declina il verbo dell’umiltà, colora il mondo con la sua voce e la sua gran voglia di emergere. Se poi ci aggiungiamo la fortuna di avere alle spalle una famiglia seria e posata, un ambiente di affetti profondi e di equilibrio umano che gli ha trasmesso valori importanti, viene da sé il resto di ciò. E’ il paradigma perfetto di un presente felice che potrebbe diventare un domani ancora più entusiasmante.

Il momento emozionale dell’upgrade di Samuele Spina agli occhi del pubblico italiano, è arrivato, con molta probabilità, la notte del 18 dicembre scorso, nella semifinale di “Io Canto”, in quell’estenuante gong conclusivo che lo separava dall’accesso alla finale. Incredibilmente Samuele è andato ad un passo dall’eliminazione, 11 dei 12 finalisti erano già stati scelti e stava ormai per maturare l’inattesa uscita di scena, impensabile per colui che era stato uno dei volti principali del programma, se non il mattatore assoluto. In cuor suo anche Samuele non si capacitava dell’esito che stava maturando. Ed è in quello stesso istante che Samuele non ce l’ha fatta a mascherare la tensione, non ha fatto nulla per nascondere l’emozione mentre il desiderio forte di andare avanti veniva tenuto in scacco, quasi “incatenato”, dall’attesa del verdetto. Quel gong era un bivio, più di un semplice passaggio alla finale del talent show e in cuor suo Samuele lo aveva capito.

L’immagine di quel ragazzo che prega, si commuove e affida agli Dei la sorte è condensato di emozioni che ha toccato il cuore delle persone. Davanti alla tv c’era la sua città, Taormina, a tifare per lui e ad accompagnarlo idealmente verso quest’altra impresa. Ma c’era anche e soprattutto un pubblico che in ogni angolo del Paese è rimasta colpita da Samuele. Io Canto Generation ha incollato alla tv 2.854.000 spettatori pari al 20% di share e il picco di ascolti è arrivato non a caso in quei minuti conclusivi. L’epilogo è cronaca ormai nota, con il 14enne di Taormina che in extremis viene proclamato finalista e piange di gioia abbracciando l’altra grande protagonista del nostro territorio, Carola Boccadoro. Finisce con il pubblico in studio che spezza le catene dell’imparzialità, si alza in piedi e si schiera apertamente, applaude “Il molleggiato di Taormina”. Così scende il sipario sulla semifinale di Io Canto ma è solo l’alba di una bella storia: Samuele ha cominciato a scalare la montagna, verso la vetta dei grandi. La strada è lunga e la via è stretta ma lui si è incamminato. E ha tutto per farcela.

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