Inter e Napoli appaiate a 71 punti in classifica a 5 giornate dalla conclusione del campionato di Serie A. E’ un testa a testa appassionante, vietato ai deboli di cuore, che si prospetta per l’assegnazione dello scudetto 2024-25.
In caso di arrivo a pari punti all’ultima di campionato, infatti, Napoli e Inter si giocherebbero tutto in 90 minuti e la gara viene già considerata dalle rispettive tifoserie un appuntamento imperdibile con tanti tifosi pronti a mobilitarsi da tutta Italia e da ogni parte del mondo per la “caccia” al biglietto. Ma dove si dovrebbe disputare lo spareggio tricolore? «In casa della società meglio classificata secondo i criteri della classifica avulsa» recita il regolamento. Quindi in casa dei nerazzurri, in teoria, che hanno la migliorare differenza reti, perché gli scontri diretti sono pari. Ma San Siro sembra già da escludere a priori per alto rischi di ordine pubblico legato ai pessimi rapporti tra le due tifoserie.
Si giocherebbe – come evidenziato da Il Mattino – “nella sede della finale di Coppa Italia nel caso in cui sussistano divieti delle Autorità preposte all’ordine pubblico”, recita lo stesso regolamento previsto per lo spareggio. Divieti che a Milano, con Inter e Napoli protagoniste, non mancherebbero. Nell’ultimo decennio, infatti, i tifosi napoletani residenti in Campania non hanno praticamente mai potuto vivere la trasferta. Da qui lo scenario di un’altra sede. Roma e l’Olimpico sono l’opzione più logica, ma anche qui c’è un rischio legato ai rapporti altrettanto tesi che ci sono tra i tifosi della Roma e quelli del Napoli, anche per via della tragica finale di Coppa Italia in cui perse la vita il tifoso napoletano Ciro Esposito.
Così Roma (70 mila posti di capienza) è la sede più probabile ma in virtù di queste criticità spunta l’alternativa dello stadio San Nicola di Bari (58 mila posti disponibili) come possibile destinazione. Da escludere altri impianti che sono abbastanza capienti.