Il Tribunale civile dell’Aquila ha condannato la Presidenza del Consiglio dei ministri a risarcire otto milioni di euro alle 30 parti civili per le rassicurazioni prospettate dagli ex vertici del Dipartimento nazionale di Protezione civile, ai quali è già stata inflitta una condanna con sentenza passata in giudicato a 2 anni di reclusione.
L’iniziativa legale riguarda le risultanze del lavoro della Commissione Grandi Rischi riunita all’Aquila il 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla tragica scossa, che avevano tranquillizzato la popolazione che era alla prese con uno sciame sismico da alcuni mesi.