TAORMINA – Dopo l’adesione al Siru Jonico Etneo, ratificata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Taormina con l’ok alla convenzione, non mancano le polemiche sulle prospettive per la Perla dello Ionio nell’ambito del patto sancito tra 19 comuni. Ad accendere gli animi è in particolare la scelta di individuare Piedimonte Etneo come comune capofila, in un contesto nel quale si sperava che fosse invece proprio Taormina la località guida di questo Sistema Intercomunale di Rango Urbano, che punta ad intercettare circa 35 milioni di fondi europei.
“Questo sistema è fatto per Taormina – afferma il presidente della Prima Commissione consiliare, Salvo Brocato -, non possiamo ogni volta abdicare. E’ successo con l’Unione dei Comuni in cui è Gallodoro capofila e adesso, con tutto il rispetto per gli amici di Piedimonte Etneo, un comune di 3951 abitanti, con un hotel e 17 b&b, non può competere con le potenzialità Taormina, che doveva essere capofila. Non conosciamo gli impedimenti ma potevamo candidarci con maggiore fermezza. Il sindaco di Taormina avrà difeso la nostra posizione ma il capofila doveva essere o Taormina o semmai Giarre con i suoi 28 mila abitanti. Auguriamoci che possano arrivare i fondi per la città ma l’amarezza rimane”.