HomeEuronews"Sentire" le onde", la storia commovente del surfista cieco Formston

“Sentire” le onde”, la storia commovente del surfista cieco Formston

Sebbene sia non vedente fin dalla tenera infanzia l’australiano Matt Formston ha passato la vita a cavalcare l’oceano. Le sue foto, i filmati, attestano questa sua straordinaria abilità nella disabilità permanente e lo hanno colto mentre cavalca la gobba di montagne d’acqua marina al largo della costa portoghese, dove si generano alcune delle onde più alte del pianeta per poi infrangersi sulla riva.

Il mese scorso, all’età di 44 anni, ha toccato la cuspide delle difficoltà che solo i surfisti molto bravi possono affrontare cavalcando onde alte fino a 12 metri (39 piedi) al largo di Nazare, in Portogallo. “La maggior parte dei surfisti vedenti temono quelle onde”: ha detto Matt all’agenzia di stampa AFP in California. I suoi occhi azzurri si spostano rapidamente mentre parla, a causa della distrofia maculare che lo ha colpito da quando aveva cinque anni.

“Sognavo di diventare un professionista del surf. Sembrava una cosa irrealistica per via del mio handicap. Ma ora lo sono un professionista – ammette Formston – Abbiamo messo insieme un piano e abbiamo iniziato a lavorare sui metodi della mia navigazione su onde di quelle dimensioni, un metodo per un surfista cieco, che sfrutta segnali sonori ed altre comunicazioni non potendo essere in grado di vedere. Sì, da bambino avevo una visione completa poi intorno ai cinque anni ho perso il 95% della vista che è la percezione dell’ambiente e della possibilità della messa a fuoco. Basta mettere un pugno davanti agli occhi, che blocchi tutta la tua visione centrale, per capire come vedo, percepisco un po’ il contorno ma mi appare molto sfocato, come se stessi strofinando il parabrezza con carta vetrata”. L’infermità che ha colpito la sua retina, lo ha lasciato senza vista al centro dell’occhio. Quel poco che riesce a vedere intorno ai bordi è sfocato.

Formston è tra i migliori surfisti disabili del mondo e da poco ha gareggiato a Pismo Beach nel World Para Surfing Championship. Con l’aiuto di una guida che gli comunica quando le onde stanno per abbattersi, Formston scivola senza sforzo sulla cresta, disegnando curve che seguono con naturalezza la rottura del manto liquido. Il suo avampiede agisce come un bastone (confessa) fornendogli un feedback tattile che gli permette di equilibrare il corpo in movimenti fluidi e aggraziati, in definitiva armonici col moto ondoso e quindi conformi alla sua equilibristica navigazione alla cieca. “Sto solo sentendo l’onda e facendo ciò che l’onda vuole che io faccia”: ammette. La sua tuta contrassegnata dalla scritta “Blind Surfer” è l’unico modo in cui un osservatore inesperto potrebbe essere informato della sua disabilità.

Formston e altri surfisti disabili che si sono esibiti in California sperano che il para surf faccia il suo debutto alle Paralimpiadi nel 2028, quando i Giochi giungeranno a Los Angeles. Se così fosse per Formston non sarà la sua prima volta: a Rio 2016 aveva gareggiato come ciclista paralimpico. Per i surfisti normodotati Matt è uno di loro e sono stupefatti della sua preparazione, della sua sensibilità alle onde e del modo straodinario in cui riesce a cavalcarle con assoluta naturalezza, come se danzasse.

Fonte: Euronews

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